Covid, gli italiani e le feste (da paura). Per il cenone chiedono il pass

Il 55% degli intervistati passerà il Natale con chi è vaccinato o ha fatto il tampone anti-Covid. A tavola in 5 o 6 al massimo, meglio se parenti. Capodanno più mondano: solo uno su tre resterà a casa

Covid e feste, il sondaggio di Noto

Covid e feste, il sondaggio di Noto

Il conto alla rovescia è già cominciato e gli italiani non vedono l’ora di tornare a brindare insieme. La realtà però è diversa e le stime del numero dei casi giornalieri segnano un trend in vistoso aumento proprio durante le feste, tanto che Draghi ha già convocato la cabina di regia degli esperti il prossimo 23 dicembre.

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Se l’anno scorso si facevano i conti con il lockdown già attivo e con il coprifuoco alle 22, oggi gli spostamenti ed i cenoni sembrano essere salvi ma con il timore che una eventuale recrudescenza dei contagi possa far cambiare il programma delle feste agli italiani. Eppure dall’analisi effettuata dall’Istituto Noto Sondaggi emerge che la dimensione dell’incontro è la priorità ma al contempo la voglia di salutare il 2021, in compagnia delle persone care o tra la gente, porta tuttavia ad abbassare la guardia di fronte al pericolo crescente del virus.

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La notte del 31 dicembre rimane per molti l’irrinunciabile rito di passaggio da consumare all’insegna di una spensierata socialità, poco importa se tra parenti o sconosciuti. Così quasi la metà degli italiani dice di voler brindare in piazza, il 45%. Quasi un terzo invece preferisce restare a casa, il 29%.

Il 16% non rinuncerà a festeggiare in qualche locale, mentre solo un italiano su dieci non ha ancora deciso dove passerà la vigilia del nuovo anno.

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Per quanto riguarda la vigilia di Natale chi si siederà a tavola comunque preferirà farlo con poche persone. Cinque o sei al massimo per quasi la metà degli italiani, il 45%. Uno su dieci invece è pronto a scambiarsi i regali sotto l’albero anche con dieci commensali. Inoltre il 55% dice di voler trascorrere Natale con i parenti, mentre il 31% intende farlo con gli amici. Tanti però hanno voglia di tornare ad una normalità più mondana e non hanno paura di incontrare sconosciuti, il 59% si dice pronto a farlo l’ultima sera del 2021. Ci si sente però più al sicuro tra le mura domestiche, il 72% degli italiani è disponibile ad aprire le porte di casa anche a persone non conviventi. In ogni caso, una volta a tavola alcune attenzioni possono venir meno.

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Il 62% dice di non voler tenere aperte le finestre per consentire un ricambio dell’aria. Allo stesso modo non sembra opportuno domandare ai commensali se hanno fatto il vaccino o il tampone, privilegia la discrezione il 40%. Mentre solo il 25%, con rigore, non è disponibile a sedersi a tavola con persone che non siano vaccinate mentre un ulteriore 30% non ha paura se alla cena parteciperanno anche i tamponati.

Così gli italiani stanno per lasciarsi alle spalle il secondo anno della pandemia, con l’ottimismo di chi guarda al 2022 con speranza anche se la variante Omicron al momento non lascia ben sperare.

*Direttore Noto Sondaggi

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