Giorni passati tra la data delle elezioni e quella del giuramento del governo
Il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni si è formato in 27 giorni a partire dalle elezioni politiche, un tempo velocissimo rispetto alla media (di 46 giorni). Lo ha ricordato ieri anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dicendo che “è stato possibile per la chiarezza dell’esito elettorale ed è stato necessario procedere velocemente anche in considerazione delle condizioni interne e internazionali che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti”.
Se guardiamo al passato, con i suoi 27 giorni la formazione dell’esecutivo Meloni I è stata la seconda più veloce della storia italiana, a pari merito con il primo governo Prodi del 1996 –formato anch’esso in 27 giorni. Entrambi sono stati “battuti” solo dal quarto governo Berlusconi del 2008, formato in 24 giorni dopo che il cavaliere sconfisse di misura il leader del Partito democratico Walter Veltroni.
La Costituzione non stabilisce i tempi di formazione di un governo, ma solo le fasi istituzioni che portano alla nomina del presidente del Consiglio e dei ministri. I tempi dipendono da una varietà di fattori che, nella storia, sono spesso anche mutati profondamente: la legge elettorale, la maggioranza dei seggi ottenuti dopo le elezioni, il numero di personalità consultate, il contesto economico e, soprattutto, la capacità del leader di trovare una maggioranza in Parlamento.
In generale, più è schiacciante la vittoria elettorale, meno tempo ci vuole per formare un governo. Dato che spesso nella storia italiana questo non è accaduto, i tempi medi sono di circa 46 giorni, con picchi di assoluta lentezza.
Basti pensare che il primo governo Conte I, formato a seguito di un’elezioni che non mostrò chiaramente né vincitori né vinti, fu formato dopo 89 giorni. Allo stesso modo, il primo governo Amato, nato in seno alla crisi dei partiti della Prima repubblica seguita a Tangentopoli, ci mise 83 giorni. Prima degli anni Novanta, il tempo medio era circa un mese, benché in alcuni casi si siano allungati molto, spesso a causa di liti interne alla Democrazia Cristiana, il partito di maggioranza relativa che governò l’Italia per cinquant’anni.