IL DIBATTITO / "Solo il green pass può salvarci dalla Dad"

Marzia, docente alla primaria, non ha alcun dubbio. "La certificazione verde è necessaria. Manca però una normativa chiara riguardo a chi dovrà fare i controlli"

Scuola e covid

Scuola e covid

Firenze, 24 agosto 2021 - “Certo che dico di sì al green pass: è l’unico modo per tutelare noi e, di conseguenza, la didattica in presenza, fondamentale per l’apprendimento dei bambini”. Marzia insegna in una scuola primaria di Peretola, a Firenze.

Come vede questo inizio anno scolastico?

“Parecchio complicato perchè ancora manca una normativa chiara. Per certi versi, siamo più nel caos di un anno fa. E questo dice tutto. La questione green pass è fondamentale. Ancora però non sappiamo chi deve controllarlo. Stamani l’ingegnere preposto alla sicurezza ci diceva che, per motivi di privacy, sembra che noi si possa solo controllare il certificato cartaceo. In questo modo, però, come facciamo a vedere se, ad esempio, il pass è scaduto? Tra qualche mese si può prospettare anche un problema di questo tipo”.

Lei non ha mai avuto dubbi sul vaccino?

“Io ho preso il Covid lo scorso Natale e sono stata ben cinquanta giorni a casa perchè non riuscivo a ‘negativizzarmi’. Ho dunque fatto una sola dose di vaccino perchè avevo già gli anticorpi alti. Vedo che invece ci sono colleghi titubanti ed altri che proprio non hanno alcuna intenzione di sottoporsi al vaccino. Dovranno dunque fare il tampone ogni 48 ore… Ma la vedo complicata. Immagino che dovremo sostituire i colleghi senza green pass, ma anche questo non sarà semplice”.

Come va sul fronte del distanziamento in classe?

“Rispettiamo tutte le regole, non c’è dubbio. Ma il problema delle classi pollaio resta. Abbiamo due prime di 25 alla Baracca e una di 23 alla Balducci perchè ci è stata purtroppo tolta una classe”.