Inflazione al 6,9%, allarme Codacons: "Stangata da 2.753 euro a famiglia"

Per l'Associazione dei consumatori, occorrono ulteriori interventi a sostegno del potere d'acquisto. Solo 8 miliardi sui 28,5 stanziati per contrastare il caro energia sono finiti ai cittadini

Spesa al supermercato

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Gli ultimi dati Istat, che vedono un’inflazione al 6,9% a maggio, hanno spinto il Codacons a lanciare l’allarme carovita. Per l’associazione dei consumatori, si tratta di “una tragedia” che avrà effetti “pesantissimi non solo sulle tasche degli italiani ma anche sull’economia nazionale”. Anche perché il conto per le famiglie sarà salato: fino a 2.753 euro all’anno. A incidere sono soprattutto i rincari di carburanti e bollette che trascinano tutto il resto del paniere, dal carrello della spesa ai servizi di ogni tipo. “L’inflazione al 6,9%, considerata la totalità dei consumi di una famiglia,” spiega il presidente dell’associazione Carlo Rienzi, “si traduce in una stangata da +2.120 euro annui per la famiglia “tipo”, e addirittura +2.753 euro annui per un nucleo con due figli”. Ma i rincari, secondo il Codacons, sarebbero dovuti in gran parte “a vere e proprie speculazioni legate alla guerra in Ucraina”.

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Tuttavia, nonostante il conflitto e le pressioni inflazionistiche, l’economia italiana, almeno nei primi tre mesi dell’anno, è andata meglio delle attese. L’Istat, infatti, ha rivisto al rialzo le stime preliminari comunicate il mese scorso. Dai nuovi dati emerge una crescita del Pil dello 0,1% su base congiunturale, contro una contrazione dello 0.2% prevista in precedenza. Certo, la situazione non è rosea, anche perché l’inflazione, già nel primo trimestre, aveva iniziato a mordere. Ciò ha determinato una caduta dei consumi delle famiglie, come evidenziato sempre dall’Istat, dello 0,9% durante i primi tre mesi di quest’anno sugli ultimi tre del 2021. Per questo, il Codacons chiede ulteriori interventi a sostegno del potere d’acquisto. “Il caro-bollette e l’inflazione alle stelle che hanno caratterizzato il primo trimestre del 2022 hanno avuto effetti disastrosi sui consumi” prosegue Rienzi. In cifre, si tratta di 8,1 miliardi di euro di minori spese. E il trend è destinato ad aggravarsi a causa della crescita dei prezzi e “del perdurare della crisi energetica”.

Per scongiurare il rischio di un peggioramento, “il governo deve mettere in campo misure più incisive per sostenere i consumi e difendere la capacità di spesa delle famiglie, intervenendo sui prezzi al dettaglio e sulle speculazioni che si stanno registrando nel nostro Paese” conclude Rienzi. Per il Codacons, infatti, quanto fatto finora è insufficiente. Soprattutto perché i sostegni varati dal governo sono andati solo in minima parte ai cittadini. Secondo l’associazione dei consumatori, le famiglie hanno ricevuto soltanto 8 miliardi di euro sui 28,5 stanziati dal governo per contrastare il caro energia. Insomma, si è fatto poco. E la conferma la dà di nuovo l’Istat che rileva una riduzione dei consumi alimentari nel primo trimestre del 6% sul 2021, con la spesa per il cibo che, calcola il Codacons, è scesa a 450 euro annui per nucleo familiare.