Vaccini covid. Virginia, 10 giorni dopo il sovradosaggio: le testimonianze della madre

Venerdì sarà visitata dal noto virologo Pregliasco. "Ci sono miglioramenti ma i valori sono ancora sballati. Amareggiati dal comportamento dell’Asl"

Vaccino Pfizer (foto di repertorio)

Vaccino Pfizer (foto di repertorio)

"Virginia sembra un fantasmino, è dimagrita molto, è sempre bianchissima, ha le occhiaie profonde e ogni giorno spunta un sintomo diverso. La super disidratazione delle prime ore post vaccino, l’altro ieri debolezza e fiacchezza da non riuscire a stare in piedi, oggi lividi su tutte le gambe. A ogni nuovo sintomo procediamo con una batteria di analisi". E’ quanto riferisce la madre della 23enne, tirocinante di psicologia clinica, che il 9 maggio scorso al Noa di Massa ha ricevuto per errore un sovradosaggio di vaccino Pfizer. E’ la mamma a tenere tutti aggiornati sulle sue condizioni, a fare da filtro tra Virginia e il mondo esterno.

"Mia figlia – racconta – è ancora molto debole, ha occhiaie profondissime e si stanca facilmente. Una cosa strana per una ragazza che fa tanta attività fisica: le basta una rampa di scale per avere il fiatone". Il quadro clinico, comunque, è in miglioramento e la donna lo conferma. "In linea di massima sì – afferma – anche se oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo fatto alcune analisi e la risposta evidenzia valori ancora sballati. Per quanto riguarda la disidratazione, invece, la situazione èmigliora". Virginia, come anticipato nei giorni scorsi dal nostro giornale, si è affidata anche al noto virologo Fabrizio Pregliasco, che si è detto fiducioso. "Sì – dice la madre – ha visto alcuni risultati che gli abbiamo inviato. Venerdì lo incontreremo di persona a Firenze per una visita. Incrociamo le dita, sperando che vada tutto per il meglio".

Il nome di Virginia è tornato alla ribalta nazionale perchè a Livorno, stessa Asl Toscana nord ovest, c’è stato un caso analogo. La mamma di Virginia è rimasta sbigottita. "Una coincidenza quantomeno curiosa – dichiara – che due fatti di questa gravità avvengano a poco più di una settimana di distanza l’uno dall’altro nella stessa azienda sanitaria". Ma è ancora convinta di non voler denunciare l’Asl? "Per il momento – risponde – c’è un esposto presentato da Virginia. Poi aspettiamo di capire come finisce questa vicenda. Quel che è certo è che siamo molto amareggiati del comportamento dell’azienda sanitaria. E sa perchè? Nessuno si è preso la briga di avvisarci che le dosi iniettate sarebbero 4 e non 6: lo abbiamo saputo dalla stampa. Noi siamo in possesso di attestazioni dell’Asl che parlano di sei dosi e la conferma di ben due medici. Quindi resto dell’idea che gliene abbiano somministrate sei".

Davide Costa