La pandemia morde ancora: la media della settimana risale a 12mila contagi gionalieri

L'analisi aggiornata dei dati mensili e settimanali del Centro studi Lavoro & Welfare. Sono evidenti i rischi di una brusca ripresa dei contagi, data l’elevata media giornaliera registrata nell’ultimo mese. Servono 300 mila vaccinazioni giornaliere per raggiungere il target fissato dal Piano nazionale.

Tabella Lavoro & Welfare

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ROMA - In quest’ultima settimana il numero dei contagiati è risalito: in pratica, è da metà gennaio che questo dato oscilla attorno agli stessi valori -circa 12mila contagi medi al giorno-, dimostrando che la pandemia non arretra e che la “seconda ondata” non è ancora terminata. Sono evidenti i rischi di una brusca ripresa dei contagi, dato l’elevata media giornaliera registrata nell’ultimo mese.

Viceversa il numero dei decessi è ulteriormente sceso nell’ultima settimana, tuttavia, questo è l’effetto della riduzione dei contagi che si è verificata a gennaio ed è probabile che, se la media dei contagi non scende ulteriormente, anche la media dei decessi tenderà a non scendere.

In definitiva, i dati dimostrano che, dopo quattro mesi dall’inizio della seconda ondata, non ne siamo ancora fuori. Anche se abbiamo superato i picchi di contagi e di decessi dello scorso novembre le medie giornaliere sono ancora troppo elevate per poter affermare che abbiamo il controllo sulla pandemia.

Le vaccinazioni

Alla data attuale, 13 febbraio, sono quasi 3 milioni le dosi somministrate e sono circa 1,3 milioni le persone completamente vaccinate con la seconda dose. Le dosi dei vaccini a disposizione del nostro Paese sono 3,6 milioni.

Secondo le ultime proiezioni del Ministero della Salute, aggiornate all’8 febbraio, complessivamente saranno consegnate al nostro Paese 15 milioni di dosi nel primo trimestre del 2021, mentre altri 64,5 milioni di dosi saranno consegnate nel secondo trimestre, 68 milioni nel terzo e 28 milioni nel quarto.

Se questa tempistica sarà rispettata, si potranno vaccinare nel primo trimestre tutte le 6,4 milioni di persone, previste dal Piano strategico delle vaccinazioni della prima fase –operatori sanitari e sociosanitari, ospiti lungodegenze e ultraottantenni– circa 6,4 milioni di persone. La seconda fase, che prevede la vaccinazione di altri 20,8 milioni di persone –ultrasessantenni, persone fragili con patologie gravi, insegnanti e personale scolastico-, potrebbe iniziare nel secondo trimestre e le dosi previste consentirebbero anche di andare oltre.

Se la tempistica di consegna sarà rispettata, sarà possibile raggiungere l’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione italiana -circa 42 milioni di persone- entro il 2021, però sarà decisiva la capacità di organizzare il sistema di vaccinazione. Attualmente la carenza nella fornitura di vaccini ci obbliga a tenere una media di vaccinazioni limitata: considerando il 31 dicembre come la data di partenza delle vaccinazioni di massa, la media giornaliera è di circa 65mila vaccinazioni al giorno, anche per effetto di un rallentamento nell’ultima settimana. Per rispettare le previsioni del Piano strategico sarà necessario incrementare notevolmente la media giornaliera fino ad arrivare a oltre 300mila vaccinazioni al giorno, in modo che la media giornaliera annua sia di circa 230mila somministrazioni giornaliere. 

* Ricerctaore del Centro studi Lavoro & Welfare