L’onorevole Cunial si fa esentare dal Green pass

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Davide

Nitrosi

Avviso ai No Green pass. Non pensiate che l’onorevole Sara Cunial, eletta con i 5 Stelle della prima ora (quelli di onestà, onestà e guai alla casta), attualmente nel gruppo Misto, vada ascritta nel pantheon degli eroi No vax.

Da oggi e almeno fino al primo dicembre l’onorevole potrà entrare alla Camera senza Green pass "come ha stabilito il collegio di appello in composizione monocratica – cito l’Ansa – rappresentato dal deputato di Alternativa C’è Andrea Colletti, anche lui ex M5s". Subirà alcune limitazioni nei movimenti, ma l’ingresso è garantito. L’onorevole anti casta gode del privilegio di appartenere alla casta di uno Stato democratico, dove tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma qualcuno è più uguale degli altri (George Orwell). L’onorevole ammanta con la narrazione della Grande Vittoria Democratica il permesso personale di sottrarsi all’obbligo del Green pass, quella carta che tutti noi comuni mortali siamo chiamati a esibire ovunque.

Vittoria per lei, sconfitta e beffa amara per tutti, anche per i No Green pass che si pagano ogni settimana due o tre tamponi per entrare al lavoro. Signora Cunial, lei potrà dire, come ha fatto, che è "coerente" con se stessa, con "la nostra Costituzione e quella parte di popolo italiano che sta lottando contro insane, insensate e criminali restrizioni". Sarà. A noi il suo status di privilegiata suona come l’insolente battuta del Marchese del Grillo, impersonato nel film di Monicelli da Alberto Sordi: "Io so’ io e voi nun siete un c...".