Museo archeologico, riaperto il Gabinetto segreto a tema erotico: "Dono di ferragosto"

La collezione custodita a Napoli e composta da reperti di Pompei era chiusa dal febbraio 2020: da oggi fruibile col Green pass

Affreschi a soggetto erotico al Mann Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Affreschi a soggetto erotico al Mann Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Napoli, 11 agosto 2021 - Ha riaperto oggi i battenti il 'Gabinetto segreto' del Mann, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, chiuso per la pandemia dal febbraio 2020. "Un dono simbolico a cittadini e turisti presenti in città a Ferragosto", ha commentato il direttore del Mann, Paolo Giulierini.  La raccolta, che sarà visibile tutti i giorni (eccetto martedì, riposo settimanale) dalle 9 alle 14, è "restituita" oggi al pubblico grazie all'applicazione delle nuove disposizioni sul Green Pass, in modo che possa essere garantito un percorso da vivere in tutta sicurezza. 

Dagli affreschi mitologici ai lupanari: alla scoperta della sessualità del mondo antico

La collezione del Gabinetto Segreto è composta da circa 250 reperti a soggetto erotico, provenienti prevalentemente dagli scavi di Pompei ed Ercolano. "Nel corso del tempo, a causa dell'imbarazzo suscitato dall'esposizione di oggetti "osceni" e "pornografici", la raccolta è stata più volte censurata e separata fisicamente dal resto delle collezioni, per essere definitivamente aperta al pubblico nel 2000, con il completo riallestimento dei reperti in base a criteri museografici rinnovati, che illustrano in maniera compiuta i diversi aspetti della sessualità nel mondo antico - è scritto in una nota del Museo -. Il tema dell'erotismo viene contestualizzato per ambiti di appartenenza: gli affreschi a soggetto mitologico, inseriti come quadri nelle pareti di Terzo e Quarto Stile delle abitazioni private pompeiane; gli elementi decorativi da giardino, le pitture più rozze e realistiche da lupanare, gli arredi delle sale da banchetto (lucerne e tintinnabula), gli amuleti e infine gli elementi a soggetto fallico presenti nella strada pompeiana. Chiude il percorso la vetrina Borgia con alcuni reperti di autenticità sospetta".

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