Manovra, un miliardo alle famiglie. Cuneo fiscale, taglio al 3% solo per i redditi bassi

Forse già oggi in Consiglio dei ministri la legge di Bilancio. Iva azzerata per i prodotti dell’infanzia. Allo studio attività di educazione e formazione per tutelare i minori che navigano sul web

I dati sulla manovra

I dati sulla manovra

Roma, 21 novembre 2022 - Rush finale per la manovra economica da 32 miliardi, la prima dell’era Meloni. E, fra le novità dell’ultima ora, spunta anche il taglio del cuneo fiscale del 3% per i redditi fino a 20mila euro. Oltre questa soglia e fino a 35mila euro, sarà confermato invece il taglio di 2 punti già varato dal governo Draghi. L’operazione costerà circa 5miliardi, destinati per due terzi ai lavoratori e per un terzo ai datori di lavoro. I tecnici del ministero dell’Economia sono ancora al lavoro per limare i dettagli della legge di Bilancio. Il provvedimento potrebbe approdare già oggi al Consiglio dei ministri. Ma non si esclude un rinvio di un giorno per calibrare meglio le misure e, soprattutto, mettere d’accordo le varie anime della maggioranza. Uno dei capitoli principali resta, comunque, quello della famiglia. Dagli assegni familiari più ricchi al taglio dell’Iva per i prodotti dell’infanzia fino alla prima prova del quoziente familiare: un pacchetto di interventi che vale circa un miliardo di euro. Ma ecco, nel dettaglio, le principali misure.

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Assegno unico per i figli

L’obiettivo del governo è quello di invertire il trend demografico negativo e favorire la natalità. Al primo posto fra le misure in arrivo è il raddoppio da 100 a 200 euro della maggioranza forfettaria dell’assegno unico universale per i nuclei familiari con quattro o più figli. Ma non basta. A questa cifra occorre aggiungere una ulteriore dote di 100 euro per i figli gemelli, fino al compimento del terzo anno di età. I nuovi importi scatterebbero dal primo gennaio 2023

Il quoziente familiare

Si lavora anche a superare l’attuale meccanismo dell’Isee per la valutazione degli assegni familiari e di tutti gli altri interventi a favore della famiglia. L’istituto, secondo le valutazioni del governo, non avrebbe funzionato e, soprattutto, non avrebbe tutelato a sufficienza i nuclei familiari più numerosi. Al suo posto potrebbe perciò entrare in scena il quoziente familiare, un parametro che prende in considerazione non solo stipendi e rendite ma anche il numero dei componenti della famiglia. Con un ulteriore accorgimento: quello di ridurre il peso delle proprietà immobiliari nella valutazione del reddito complessivo del nucleo familiare.

Iva prodotti infanzia

Non solo pane e altri generi di prima necessità. Nel pacchetto della manovra economica si punta anche ad eliminare l’Iva sui prodotti per l’infanzia. Secondo i calcoli dei consumatori, l’intervento porterebbe adun vantaggio di circa 300 euro a famiglia per un costo complessivo di 500 milioni.

Centri estivi e bonus asilo

Al ministero della Famiglia si punta anche all’istituzione di un fondo di 68 milioni dedicato, a partire dal 2023, dei centri estivi per i ragazzi. L’obiettivo è di far diventare strutturale il sostegno alle attività socio-educative a favore dei minori. Possibile anche la riassegnazione delle risorse non spese per la certificazione della parità di genere e il rifinanziamento dei centri anti-violenza e delle case-rifugio. Dovrebbe, inoltre, essere rifinanziato il bonus asilo-nido, le cui risorse si sono esaurite il mese scorso. Per i nuclei familiari con un valore Isee fino a 25.000 euro, il bonus asilo nido è di 3mila euro all’anno (270 euro mensili), per quelli da 25.001 euro fino a 40.000, il bonus asilo nido è di 2500 euro all’anno. Per tutti gli altri l’importo è di 1500 euro annui (circa 137 euro mensili).

Tutela dei minori sul web

L’esecutivo ha in cantiere anche una serie di interventi per tutelare i minori che navigano sul web. Allo studio attività di educazione e formazione. Lo stanziamento dovrebbe attestarsi sui 3 milioni di euro.

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