Milano: proiettile al virologo Pregliasco, disposta sorveglianza fra casa e ufficio

"Ti spariamo alle gambe, devi soffrire" il messaggio via posta al professore per avere consigliato i vaccini ai bambini

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Milano - La busta portava il timbro del centro di smistamento di Roserio. Il postino l’ha consegnata ieri mattina nella sede del Dipartimento di Sanità pubblica, microbiologia e virologia di via Pascal 36, in zona Città Studi a Milano. Destinatario: Fabrizio Pregliasco, professore associato dell’Università Statale, direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi e virologo tra i più esposti mediaticamente in questi due anni di pandemia (e per questo tra i più bersagliati dalla galassia dei no vax). All’interno di quel plico, aperto da un collaboratore del docente sessantaduenne, c’erano una lettera sgrammaticata piena di minacce contro Pregliasco ("Ti spariamo alle gambe, devi soffrire", la sintesi) e la sua famiglia, e il bossolo di un proiettile calibro 22.

L’allarmante ritrovamento è stato subito comunicato alla Questura, e il materiale è stato preso in carico dagli esperti della Scientifica, che ora lo passeranno al setaccio a caccia di eventuali tracce che possano aiutare gli investigatori della Digos a risalire al mittente. Non è la prima volta che Pregliasco finisce nel mirino degli anti-vaccinisti – che nel caso specifico lo hanno accusato di consigliare l’immunizzazione dei bambini con un farmaco "neurotossico" – ma finora gli odiatori di professione si erano “limitati” a post minatori sui canali Telegram, "mail e telefonate anonime, qualcuna anche in chiaro, a qualunque ora del giorno e della notte", spiega il professor Pregliasco.

Un’“attività” che "nell’ultimo periodo si è parecchio intensificata, col procedere della campagna vaccinale e l’introduzione di disposizioni più stringenti", come il super green pass. Ora il salto di qualità, per di più in una fase di progressivo miglioramento del quadro epidemiologico sul fronte Covid, come spiega lo stesso virologo augurandosi che "arrivi anche una 'pacificazione sociale' con la riapertura speriamo complessiva, benché progressiva perché deve prevalere il buon senso". Nel frattempo, le minacce e le intimidazioni che prima della pandemia "non avevo mai ricevuto un po’ inquietano. Uno vive in modo un po’ più limitato", si limita a osservare il professor Pregliasco.

Nelle prossime ore, stando a quanto risulta al Giorno, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Renato Saccone, predisporrà per il virologo un servizio di sorveglianza potenziata: la cosiddetta "vigilanza generica radiocollegata", una misura di tutela che prevede passaggi continui delle pattuglie di polizia e carabinieri sotto casa di Pregliasco e nei pressi dei luoghi che frequenta abitualmente per motivi di lavoro. Intanto il virologo riceve solidarietà, a partire dalla sua università e dal rettore Elio Franzini, che condannano "un gesto di inammissibile violenza" e ribadiscono la propria "gratitudine profonda a tutti i medici e ricercatori che, come il professor Pregliasco, in questi anni hanno unito alla dedizione per la ricerca e la cura dei pazienti l’impegno per la divulgazione della scienza, il dialogo con i cittadini, per la pacifica disponibilità all’ascolto di tutte le posizioni".

Un "gesto infame", lo definisce Filippo Anelli, presidente della federazione degli Ordini dei medici: "Non si può pensare di zittire col piombo chi fa il suo dovere di tutelare, con una corretta informazione, la salute pubblica. Comprendiamo che la scelta di vaccinare i figli porti con sé la paura di sbagliare. Qui però siamo oltre i timori, siamo all’ideologia, alla volontà di cancellare chi testimonia una verità contraria al proprio credo. Il vaccino funziona, è grazie al vaccino se possiamo tirare il fiato, se stiamo per uscire dallo stato di emergenza. Non dimentichiamolo".