Monitoraggio Covid Italia: Rt stabile, cala ancora l'incidenza. Occhio alla variante Delta

La bozza del report settimanale dell'Iss. Speranza firma il passaggio della Valle d'Aosta: "Tutta l'Italia zona bianca"

Analisi di laboratorio Covid (Archivio)

Analisi di laboratorio Covid (Archivio)

La Variante Delta, per ora, non sfonda. Anche se la raccomandazione è quella di tenere la guardia alta. A dirlo sono i dati contenuti nella bozza di monitoraggio sulla diffusione del coronavirus nel nostro Paese per questa settimana, realizzata dall'Iss (Istituto superiore della Sanità) e dal Ministero della Salute. Cifre sulla cui base  tutta l'Italia sarà zona bianca, senza coprifuoco e con misure restrittive allentate. L'ultima a entrare in zona bianca è la Valle d'Aosta, da lunedì 28 giugno, come ha annunciato il ministro della Salute Robero Speranza:  "Ho appena firmato l'ordinanza che porta anche l'ultima regione gialla in zona bianca, la Val d'Aosta. Ho avvisato il presidente della Regione pochi minuti fa. Questo non toglie che dobbiamo mantenere attenzione e prudenza. Il quadro è oggettivamente molto migliorato nelle ultime settimane, ma non possiamo considerare chiusa la battaglia", ha annunciato a "Oggi è un altro giorno" su Raiuno.

L'andamento dell'Rt

L'Rt nazionale (Indice di trasmissibilità) resta stabile a 0,69 ma continua invece costante la riduzione dell'incidenza, uno dei valori chiave per le decisioni sulle misure contro il Covid, che scende ancora a 11 casi ogni 100 mila abitanti aggiornato a ieri, rispetto al 16,7 di 7 giorni fa. Questo vuol dire, si legge nella bozza relativa al periodo 14-20 giugno, che  "tutte le Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso tranne il Molise, a rischio moderato". Tutte le Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno, quello che parla di trasmissione localizzata con focolai sparsi per il paese.

La situazione negli ospedali

Confortante anche il quadro dal punto di vista dei ricoveri. Tutte le regioni restano poi molto sotto la soglia critica di occupazione dei posti in Terapia intensiva o area medica, con un ulteriore calo rispetto all'ultima rilevazione. Scende il tasso nelle intensive al 4% come per le aree mediche rispetto al 5,7 e al 5,9 di 7 giorni fa. Nelle prime i ricoveri passano da 504 (15/06/2021) a 362 (22/06/2021). Nelle seconde da 3.333 (15/06/2021) a 2.289 (22/06/2021). 

Variante Delta

L'Iss raccomanda attenzione sul fronte della variante Delta, l'ultimo spauracchio in questa odissea che dura ormai quasi da un anno e mezzo. "Vengono segnalati anche in Italia focolai di varianti del virus Sars-CoV-2, in particolare della variante Delta, che presentano una maggiore trasmissibilità o potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. La circolazione di queste varianti ha portato a un inatteso aumento dei casi in altri Paesi europei con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un tracciamento e sequenziamento dei casi".

Ed è questo, per ora, il maggior punto debole dell'azione italiana nella lotta al Covid. Per migliorare tracciamento e sequenziamento dei casi bisognerebbe aumentare il numero dei test, procedimento per altro difficile dato che oggi gli infetti che presentano sintomi sono un numero ridotto rispetto ai mesi precedenti. Meglio si può fare, invece, là dove sono "spuntati" i focolai di variante Delta, in cui qualcuno dei contagiati è sfuggito all'opera di tracciamento.