Morte di Katia, malata di Covid: la Procura avvia l’inchiesta

Il fascicolo aperto dalla magistratura è al momento senza iscritti nel registro degli indagati. Si attendono ancora gli esiti dell’autopsia

La Procura di Lucca ha aperto un fascicolo senza indagati sulla morte di Katia

La Procura di Lucca ha aperto un fascicolo senza indagati sulla morte di Katia

Viareggio, 24 agosto 2021 -  Il sostituto procuratore Elena Leone ha aperto un fascicolo sul decesso di Katia Lamberti, la trentenne di Torre del Lago malata di Covid morta a Ferragosto poco dopo l’arrivo in arresto cardio-circolatorio all’ospedale Versilia. L’indagine, come noto, nasce dall’esposto presentato nei giorni scorsi dai familiari che vogliono sapere come è morta Katia e se ci siano o meno delle responsabilità da parte dei medici.

Il padre, Alfonso Lamberti, tutelato dall’avvocato Lorenza Calvanese del foro di Arezzo, chiede alla magistratura di chiarire se ci sono state responsabilità mediche e per questo ha chiesto il sequestro probatorio delle cartelle cliniche relative all’intervento di chirurgia estetica cui la figlia si era sottoposta poche settimane prima e il sequestro anche delle telefonate al 118.  

Il fascicolo del pm Leone è al momento senza indagati e senza una precisa ipotesi di reato. La Procura di Lucca intende approfondire la vicenda muovendosi tuttavia con il necessario equilibrio. In primo luogo verranno acquisiti i risultati dell’autopsia eseguita nei giorni scorsi dal medico legale Diana Bonuccelli su incarico dell’Asl per accertare se la donna, positiva al Coronavirus, è appunto morta a causa del Covid. Le risposte ad alcuni esami arriveranno tuttavia non prima di 40 giorni. La Procura acquisirà anche copia della cartella clinica collegata al recente intervento chirurgico cui si era sottoposta e gli atti relativi all’accesso al pronto soccorso del Versilia. Intanto la famiglia si è riservata il diritto di costituirsi parte civile in caso di processo e ha intenzione di mettere a disposizione della magistratura anche gli sms inviati dalla giovane donna ai medici con le disperate invocazioni d’aiuto: Dottoressa ho il bisogno urgente di parlare", oppure: "Mi sono svegliata molto debole e mi è salita la febbre, cosa devo fare?".  

Katia aveva il Covid, con i primi sintomi importanti manifestatisi verso il 10 agosto. Poi la situazione era peggiorata rapidamente. A Ferragosto il fidanzato aveva fatto in tempo solo a portarla di corsa in ospedale, dove è deceduta nonostante i tentativI di rianimarla.