Stragi sulle strade, la società non deve rassegnarsi

Bologna, 29 dicembre 2019 - Oltre lo strazio per la morte delle due 16enni a Roma, rimane l’ineluttabilità di simili tragedie. E’ necessario rendere più consapevoli i giovani e aumentare i controlli. Servono soldi e impegno per aumentare le pattuglie e per educare al rispetto delle norme. In gioventù è facile farsi beffe delle regole.  Mauro Chiostri  

Risponde il condirettore de Il Resto del Carlino Beppe Boni

Troppi giovani lasciano la vita sulla strada, o la tolgono ad altri, perchè distratti dal telefono al volante, guidano sballati da alcol o droghe (anche leggere), sfidano le regole della prudenza. Nell’incidente di Roma si mischiano una certa dose di incoscienza delle due vittime che hanno scavalcato il guard rail e la scelleratezza del giovane che guidava strafatto. La pericolosa normalità di tanti ragazzi è fatta di sconsideratezza, distrazione, fretta. Sono concetti che carabinieri e agenti non possono distribuire. Tocca alle famiglie, alla scuola, alle campagne educative dello Stato rimediare. Compito difficicile ma la società non deve rassegnarsi alle stragi. beppe.boni@ilcarlino.net