Covid, ordine dei medici: "Ospedali in affanno. Obbligo vaccinale e regia unica nazionale"

Il presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, Pietro Dattolo: "Si rischia di non curare le altre patologie". Mazzeo (Regione): "Lockdown per i non vaccinati"

Pietro Dattolo

Pietro Dattolo

Firenze, 30 dicembre 2021 - Oggi, 30 dicembre, si registra un record di contagi in Toscana mai toccato prima: sono 15.830 in un solo giorno con il tasso netto di positivi al 69%. Anche il numero dei tamponi processati è sopra ogni altro registrato finora perché sono quasi 70mila. Oltre a questi dati, forniti dalla Regione Toscana, vanno considerate anche le situazioni dei ricoveri che aumentano, sì, ma non nelle terapie intensive. 

Al quadro dei contagi e delle difficoltà del sistema di tracciamento e delle quarantene, che vedono i medici ancora in prima linea e ospedali in difficoltà, si lega l'allarme del presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, Pietro Dattolo: "Gli ospedali sono in affanno e si chiudono reparti per far posto al Covid. La solita fisarmonica che sta creando danni ingenti. Si rischia di non curare le altre patologie. Una situazione molto difficile con il sistema che rischia la crisi in cui i medici di famiglia si trovano a dover affrontare anche una burocrazia asfissiante: l'Ordine di Firenze ha 1.000 pec da valutare circa il nuovo decreto 172 sull'obbligo vaccinale. I medici chiedono una svolta: basta burocrazia. E adesso si stabilisca l'obbligo vaccinale". 

"E' come se 2 anni fossero passati invano", denuncia ancora Dattolo. "Bene ha fatto la Regione Toscana - afferma Dattolo - a stabilire con ordinanza che i tamponi antigenici hanno la stessa valenza dei molecolari per stabilire l'inizio e la fine delle quarantene, altrimenti il sistema già in crisi sarebbe del tutto saltato. Ma i medici continuano ad avere a che fare con enormi problematiche: l'Ordine fiorentino in questo momento è impegnato a valutare la situazione vaccinale di quasi 1.000 iscritti, la stragrande maggioranza dei quali in regola con la legge ma segnalati da un sistema informatico troppo rigido e spesso non aggiornato. Servono provvedimenti mirati e netti: meno burocrazia. Ed è giunta l'ora di istituire l'obbligo vaccinale. E non solo: adesso dobbiamo dire stop a 21 sistemi sanitari regionali diversi: serve una regia unica nazionale".

"Lockdown per i non vaccinati"

"Oggi ci sono oltre 15mila nuovi casi in Toscana. È un numero altissimo e prima che questa ondata provochi la saturazione delle terapie intensive, il 70% dei ricoverati in Italia non è vaccinato, è necessario intervenire con il lockdown per i non vaccinati. E introdurre da gennaio l'obbligo vaccinale per le categorie a contatto col pubblico. Solo cosi, sono convinto, potremo finalmente uscirne". È quanto scrive il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che in un post su Facebook parla di "situazione epidemiologica complicata" a causa dell'impennata della curva dei contagi, il conseguente incremento delle quarantene ma dà anche atto che le nuove procedure toscane e nazionali stanno cercando di facilitare le procedure e diminuire le attese di un tampone.

Al tempo stesso il presidente dell'assemblea legislativa toscana, attualmente in isolamento perché a sua volta affetto dal Covid, saluta la "bellissima notizia" della negatività al tampone dei suoi collaboratori. "È la dimostrazione- aggiunge- che, per quanto sia subdolo, facendo attenzione e rispettando quelle poche e semplici regole è possibile almeno provare a difendersi".

Quanto alle proprie condizioni di salute Mazzeo fa sapere: "Sono giorni difficili, lo ammetto, perché oltre a minare il fisico questo virus va affrontato in solitudine e posso solo immaginare quante e quali sofferenze abbiano dovuto affrontare migliaia e migliaia di persone quando non c'era il vaccino. E di questo son molto grato a chi in tempo record ha lavorato notte e giorno per creare l'arma più efficace contro il virus. Ci aggiorniamo nei prossimi giorni sperando di stare un po' meglio con l'arrivo del 2022".