"Per i positivi no, per i risparmi sì?" Sulla didattica a distanza è caos

Indicazione del Ministero per il contrasto al Covid, sfogo del dirigente dell’Ipsia Puecher-Olivetti: da un lato si “cancella” la Dad, dall’altro studenti a casa un giorno a settimana per i costi del riscaldamento

Migration

di Roberta Rampini

Niente Dad per gli alunni positivi e Dad un giorno alla settimana per affrontare l’emergenza energetica? "È bellissimo l’avvitamento a cui si assiste sul tema della didattica a distanza", commenta Emanuele Contu, dirigente scolastico dell’Ipsia Puecher-Olivetti di Rho. L’indicazione del Ministero dell’istruzione inserita in un vademecum inviato alle scuole con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19 in ambito scolastico in vista dell’avvio dell’anno 2022-2023 fa discutere.

Due scuole professionali con oltre un migliaio di studenti e studentesse iscritti, da tre anni alle prese con Dad e disposizioni anti-Covid, il dirigente scolastico rhodense scuote la testa di fronte alla decisione ministeriale di cancellare le lezioni in didattica digitale integrata per gli alunni positivi e si interroga sulle ragioni di tale dietrofront. "Da un lato si cancella la Dad senza fare una piega - commenta Contu - si cancellano tre anni di lavoro e ignorando l’autonomia delle scuole ci dicono che neanche per gli studenti positivi al Covid si potrebbe più attivare la didattica digitale integrata. Dall’altro abbiamo l’ipotesi di lasciare gli studenti a casa un giorno alla settimana per risparmiare sul riscaldamento, tanto possiamo metterli in Dad. È imbarazzante, perché se costruissimo le nostre ipotesi a partire dalle esigenze e dai diritti degli adolescenti, che hanno pagato già un prezzo altissimo alla pandemia, diremmo esattamente il contrario: non tagliamo più neanche un’ora di scuola in presenza e teniamoci stretta la didattica digitale integrata come strumento per arricchire l’esperienza di tutti e per non lasciare indietro chi attraversa un momento di difficoltà". Secondo il preside la didattica a distanza è uno strumento importante, che non sostituisce la didattica in presenza, che non va cancellata ma integrata.

"Per esempio consente a studenti assenti per periodi di qualche durata di non perdere del tutto il contatto con il lavoro che si svolge in classe, oppure permette lo svolgimento di attività integrative ed extracurriculari coinvolgendo studenti che per problemi di trasporti ed esigenze familiari non potrebbero trattenersi a scuola oltre l’orario di lezione, ricordiamoci che non ci sono solo le scuole del centro città", conclude Contu.