Viareggio, in Passeggiata brusco rialzo del prezzo della tazzina di caffé

Un locale simbolo ha deciso di portare la tazzina a 1,30 euro. Mentre il decaffeinato arriva a 1,40

Viareggio, 9 aprile 2022 - ​La tazzina in Passeggiata potrebbe diventare un lusso. Con l’aumento dei costi delle materie prime dovute prima alla crisi da pandemia e ora alla guerra, Galliano ha deciso di portare il caffè a 1,30 euro e il decaffeinato a 1,40.

"E’ una conseguenza dell’incremento esagerato della materie prime - spiega Roberto Vannozzi dello storico caffè del salotto buono, che nel 2023 compirà 100 anni - e dei servizi. In pratica tutte le commodity: le merci, la benzina, l’elettricità, il gas, etc. A Forte dei Marmi è già da tempo che costa 1 euro e 30 centesimi e penso che in Passeggiata si adegueranno anche gli altri. D’altronde è un rincaro solo dell’8%. E’ troppo? No, è poco, perché se si continua così, con tutti questi problemi, si potrà arrivare anche a due euro. Purtroppo proprio il caffè è aumentato e se ne trova poco perché ci sono problemi di trasporti: se prima affittare un container costava 600 euro, ora se ne devono spendere 2000. In Brasile la grana con i camionisti, che trasportano a gocce il caffè dalle piantagioni al porto di Santos, che è il luogo d’imbarco. Quindi partono molte meno navi, e di caffè ne arriva sempre meno. L’aumento è inevitabile. Altri incrementi? No, al tavolo abbiamo lasciato tutto invariato".

La Passeggiata, in questo periodo sospeso tra Carnevale e Pasqua, sembra essere in stand by per colpa del tempo: freddo, nuvole, vento ed acqua hanno desertificato il viale a mare in questo aprile. E di turisti e stranieri non se ne vedono.

«Se il tempo è buono - prosegue Vannozzi - gli italiani, per Pasqua, verranno. L’estate? E’ un’incognita, perché il Covid si sta riaffacciando e poi c’è la guerra che spaventa molte persone. I russi non verranno, speriamo finisca tutto il prima possibile. Purtroppo dobbiamo fare i conti anche con l’arredo urbano che non ‘è certo il massimo, e con l’asfalto pieno di buche". Aggiungiamoci le barriere architettoniche come i marciapiedi e gli anziani preferiscono andare a prendere il caffè a Lido perché rischiano di non cadere. Da anni il salotto buono piange la moria di pubblici esercizi, sostituiti per la più da catene di franchising: negli ultimi anni se ne sono andati l’Odeon, il Balena, il Caffè 22, il Bar Orsi e ultimamente il New York.

«Crisi dei bar? E’ un mestiere difficile, che ti impegna molto, dalla mattina alla notte - conclude Vannozzi - e i margini di guadagno si assottigliano sempre più. La gente non consuma più come una volta, poi c’è stato il Covid che ha spezzato le gambe a tutti. Il 2020 è stata una tragedia, il 2021 è andato meglio, ma siamo ancora sotto rispetto al 2019 più o meno del 25/30%. Nel 2020 c’è stato un calo dal 30 al 40%, poi ripresina di un 10%”.

Intanto c’è fermento rispetto al nuovo ruolo di presidente del Centro commerciale naturale, perché il presidente Oreste Bergamini del Fappani darà le dimissioni e quindi il consiglio si riunirà a breve per eleggere un nuovo capofila degli esercenti della Passeggiata. Passeggiata che ormai non è più un punto di ritrovo né di giovani, né di adulti. Come sono lontani i tempi delle panchine, dove si ritrovavano decine di ragazzi (e non) per parlare di tutto e di più. Sostituite oggi dalle chat su WhatsApp.

D.P.