Bambini ucraini. "Le scuole fiorentine sono pronte ad accoglierli"

L'assessore Funaro: "Al lavoro per creare un database, necessario per procedere con gli inserimenti. I bambini e le loro famiglie avranno anche un supporto psicologico"

Rifugiati ucraini a Cracovia (Ansa)

Rifugiati ucraini a Cracovia (Ansa)

Firenze, 7 marzo 2022 - “Li aspettiamo a braccia aperte. Tutti gli spazi che abbiamo saranno a loro disposizione”. Le scuole fiorentine si preparano ad accogliere i bambini ucraini che hanno trovato ospitalità nella nostra città. Impossibile al momento fare una stima di quanti potranno essere. “Vediamo arrivi continui e non c’è un flusso organizzato - osserva l’assessore Sara Funaro -. Proprio in queste ore cerchiamo di fare una ricognizione numerica per iniziare i primi inserimenti. Stamani, alla riunione in Prefettura, c’era anche l’Usr. Siamo tutti al lavoro per creare, insieme, un database dei bambini e dei ragazzi ucraini presenti sul nostro territorio e dar vita così ad una ‘rete di prossimità’. Le scuole sono pronte. E di ora in ora crescono le offerte di aiuto anche da parte delle paritarie”. “Gli istituti, come previsto dalla nota ministeriale, metteranno a disposizione il loro supporto psicologico per i bambini ed i loro familiari. Si tratta di persone che vengono da un trauma di guerra. Ho visto personalmente mamme che piangono continuamente”, aggiunge l’assessore.

All’artistico di Porta Romana, da sabato scorso è in classe una ragazzina fuggita dalla guerra. “Abbiamo bypassato ogni formalità e, non appena ci è arrivata la richiesta scritta da parte della madre, ci siamo attivati subito - dice la preside del liceo, Laura Lozzi -. Venerdì scorso abbiamo incontrato la ragazza, con la mamma, ed il giorno dopo era inserita a scuola. Nella sede di Sesto abbiamo organizzato una raccolta per le popolazioni colpite dalla guerra. E da oggi lo facciamo anche nel plesso fiorentino”.

Ancora al comprensivo Vespucci non sono arrivati bimbi rifugiati. “Siamo pronti a dare il nostro contributo di solidarietà - dice la preside, Francesca Cantarella -. Oltre all’accoglienza, offriremo anche un supporto psicologico. Non vedo l’ora di poter avere tra i nostri banchi uno di questi bimbi”. “E’ giusto che ogni scuola dia il proprio contributo - osserva Marco Menicatti, dirigente del comprensivo Barsanti -. Non esistono istituti più votati all’accoglienza di altri. Tutti abbiamo le stesse potenzialità. Noi siamo pronti ad accogliere questi bambini, non appena arriveranno”. “Quando arriverà qualche richiesta, ‘forzeremo’ per quanto è possibile il sistema dei numeri per trovare spazio per questi ragazzi - le parole di Ludovico Arte, a capo dell’Itt Marco Polo -. La mia scuola, si sa, ha le classi ‘piene’. Tendenzialmente diciamo di no ma in un caso come questo dobbiamo avere un occhio di riguardo”. Intanto, nelle classi prosegue il confronto sulla guerra Russia-Ucraina. “La scuola deve principalmente informare”, osserva Arte.