Risultati elezioni 2022 a Milano: ecco chi ha vinto

Il segretario della Lega Matteo Salvini è arrivato nella sede del partito, ovvero in via Bellerio a Milano. Salvini non ha voluto rispondere ai cronisti che chiedevano una previsione sull'esito delle votazioni per le elezioni politiche. Il segretario della Lega è arrivato alla guida della propria auto ed è subito entrato nella sede del partito. 

Berlusconi ad Arcore con i fedelissimi, mentre i giornalisti per seguire il voto di FI sono alla sala Colletti della Camera, il simbolo di Forza Italia sullo sfondo con la scritta Berlusconi e il riferimento al Ppe. I vertici azzurri attendono così l'esito del voto, al momento a Montecitorio hanno fatto capolino alcuni deputati e il capogruppo Barelli, atteso più tardi il coordinatore nazionale Tajani. L'ex premier ha parlato oggi al seggio di via Fratelli Ruffini a Milano. "Supereremo il 10%", il suo auspicio, abbinato al desiderio di sorpassare nei consensi la Lega. Ma il messaggio l'ex presidente del Consiglio lo ha gia' inviato: in un eventuale governo di centrodestra si ritaglierà il ruolo di regista. L'ex premier è cauto riguardo alle proiezioni, a villa San Martino aspetterà l'esito definitivo prima di esprimersi, con il convincimento che il centrodestra andrà al governo.

Il dato definitivo dell'affluenza in Lombardia per l'elezione della Camera, quando mancano poco più di 200 comuni su 1506 da conteggiare, è del 70.51%. Alle elezioni politiche del 2018 era stata del 77,77%. Il dato definitivo dell'affluenza a Milano e provincia per l'elezione (Camera), quando mancano 35 comuni su 134, è del 69,84%. Alle elezioni politiche del 2018 era stata del 76,79%.

Poll YouTrend Camera Milano centro: Della Vedova 42,2%, Tremonti 38,5%

Secondo l'instant poll di Quorum/Youtrend, per Sky Tg24, al collegio uninominale Camera Milano centro è in testa il centrosinistra con l'esponente di +Europa Benedetto Della Vedova, con il 42,2%, segue il centrodestra con Giulio Tremonti (in quota Fdi) con il 38,5%, la candidata di Azione Pastorella è al 10,4%, Riccitelli del M5s al 5,1%.

"Sì". Così il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, ha risposto a chi chiedeva se con i numeri che stanno emergendo i gruppi al Senato e alla Camera di Azione-Italia Viva potrebbero essere costituiti. "Abbiamo exit poll, valuteremo i dati effettivi. Dai dati che arrivano in alcuni seggi di Milano, per esempio, siamo il primo partito, mi sembra che sia un dato significativo. Leggeremo tutti i dati con attenzione, c'è tutta la notte", ha concluso, parlando al comitato elettorale di Azione-Italia Viva a Roma, all'hotel Mediterraneo.

"Secondo la nostra stima per SkyTG24, i 3 uninominali sicuri per il Centrosinistra al Senato sarebbero Milano, Bologna e Firenze. Alla Camera sarebbero invece 8: Torino sud-est, Milano centro, Reggio Emilia, Bologna, Imola, Firenze, Scandicci, Livorno". Così su Twitter YouTrend. 

Crolla la Lega con Matteo Salvini che dimezza i voti. E Forza Italia segna il suo record negativo a una cifra, anche se consola il probabile successo alle regionali in Sicilia di Renato Schifani. Secondo le prime proiezioni del voto, il partito di Matteo Salvini scenderebbe all'8,5% dimezzando di fatto quella leadership conquistata alle Politiche quattro anni fa con il 17%. Va peggio, in valore assoluto, agli azzurri che per la prima volta - tranne il dato dell'8,8% delle Europee del 2019 - perdono la doppia cifra, fermandosi all'8%. Dai primi dati sono quindi i due alleati l'anello debole di quel centrodestra dato come vincente grazie al traino di Fratelli d'Italia.  Sotto la soglia del 10% l'ex Carroccio rischia tumulti interni, visti i malumori che già covano tra l'ala cosiddetta governista e i 'salviniani'. 

Ancora bocche cucite in via Bellerio, storica della sede della Lega a Milano. Nessun commento da parte dei big del partito, a cominciare dal segretario Matteo Salvini, sulle proiezioni del voto, che darebbero la Lega sotto il 9%. "Non commentiamo adesso, ma non c'è tensione", il parere più gettonato tra gli esponenti del Carroccio. In via Bellerio, oltre a Salvini, ci sono anche i deputati Fabrizio Cecchetti, Federica Zanella e Laura Ravetto, i senatori Roberto Calderoli e Massimiliano Romeo e l'assessore ai Giovani di Regione Lombardia Stefano Bolognini. E' rimasto a casa, a Cazzago Brabbia, nel Varesotto, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Quando mancano alcune decine di seggi per avere i dati dell'affluenza definitiva alla Camera, l'affluenza si profila al top in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, ben sopra la media nazionale. A fronte di una affluenza media del 63,73%, infatti, l'Emilia Romagna il Veneto e la Lombardia viaggiano sopra il 70% mentre la Toscana supera il 69%. Le regioni in cui l'affluenza è stata più bassa sono Calabria, Campania e Sardegna. Alle precedenti politiche, nel 2018, invece era stato proprio il Sud a trainare i dati di affluenza rispetto al passato.

In attesa di dati stabili sull'attribuzione dei seggi alla Camera e al Senato un fatto emerge con chiarezza dalle prime proiezioni: la vittoria netta di Giorgia Meloni che, dopo una legislatura passata interamente all'opposizione, porta Fratelli d'Italia ad affermarsi come primo partito oltre il 25%. Una affermazione che, nonostante Fi e Lega si fermino intorno al 8% e abbiano quasi dimezzato i consensi rispetto a 5 anni fa, consegna senza dubbio la maggioranza relativa al centrodestra intorno al 42%. Sul fronte opposto il Pd appare inchiodato sotto il 20%, mentre il M5s sembra confermarsi protagonista di una clamorosa rimonta, maturata nelle ultime settimane, che lo porta intorno al 16%, così come buono appare il risultato dell'alleanza Azione-Iv, vicina al 7%.

Isabella Rauti, figlia del fondatore Msi e candidata Fdi, è in netto vantaggio con circa il 46% su Emanule Fiano, figlio di un deportato della Shoah e deputato del Pd. Quando sono state spogliate 73 schede su 934 per il collegio uninominale del Senato, sarebbe questo, secondo riportato da Swg per La 7, l'esito di una delle sfide simboliche delle elezioni politiche. 

Il Caimano è tornato. Con la sua Forza Italia, data all'8 per cento dagli exit poll, ora Silvio Berlusconi viaggia appaiato con la Lega di Matteo Salvini crollata sotto il 10 per cento, sorprendendo tutti, a cominciare dagli stessi azzurri, che a mezza bocca già cantavano il de profundis. L'unico a crederci davvero, raccontano, era solo lui. "Siamo ancora una volta determinanti, abbiamo dimostrato che il centro siamo noi, non esiste altra forza che possa rappresentare il centro e i numeri lo dimostreranno", ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. "Siamo stati premiati da una fetta importante dell'elettorato" e "saremo una forza di centro  consistente e determinante per il futuro del nostro governo", ha aggiunto.

"Noi non abbiamo pregiudizi nei confronti di Giorgia Meloni, ma la decisione (su chi sarà il nome indicato per la presidenza del Consiglio, ndr) verrà dopo un vertice di Berlusconi, Salvini e Meloni e con il presidente della Repubblica che avrà l'ultima parola, perché èla Costituazione che lo prevede". L'ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani dalla sede del gruppo azzurro alla Camera. 

A Milano e provincia il dato definitivo dell'affluenza alle urne per le elezioni politiche, alle ore 23, è del 69,13%, in calo rispetto al 2018 quando era al 75,34%. A Milano città affluenza in discesa di quasi 5 punti percentuali, dal 73,24% di quattro anni fa al 68,41%. Affluenza in calo in tutta la Lombardia, al 70,09%, mentre nel 2018 era al 76,84%. Le percentuali scendono in tutte le province. Il dato più alto è quello della provincia di Brescia (73,43%). 

Tutti in vantaggio i candidati di centrodestra nei collegi della Lombardia. Alla Camera, Riccardo De Corato (cdx) è al 47,8%, Ilaria Ramoni (csx) al 27,8% (38 sezioni su 373). Maurizio Lupi (cdx) è al 56,3%, Laura Bartesaghi al 23,5% (54 sezioni su 423). Al Senato, Silvio Berlusconi (49,5%) è in vantaggio su Federica Perelli (28,1%) con 87 sezioni su 739. Isabella Rauti (46,9%) è in vantaggio su Emanuele Fiano (29,7%) con 241 sezioni su 934. 

Matteo Salvini è andato a dormire arrabbiato, ma stamattina dalla sede di via Bellerio ha respinto le richieste di dimissioni e ha mandato il classico "bacione" a Ursula Von der Leyen, che nei giorni scorsi secondo il leader della Lega si era esposta un pò troppo. Nel day after delle elezioni, Salvini non ha nascosto che il risultato della Lega non è dei migliori, ma già guarda oltre e rilancia: "Dopo tanti anni c'è un governo scelto dai cittadini con una maggioranza chiara di centrodestra, e conto che per almeno 5 anni si tiri diritto senza cambiamenti e mettendo al centro solo le cose da fare".

"Io già domani ho convocato il Consiglio federale della lega, ascolteremo tutti. E da domani farò un giro ascolto provincia per provincia di tutta la Lega". E' quanto ha annunciato il segretario della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza stampa post voto, in cui ha mandato un messaggio chiaro a chi lo critica all'intreno del partito: "Il mio incarico è in mano ai militanti, non a due o tre dirigenti di partito. Chi è militante della Lega da trent'anni, è stato abituato da Umberto Bossi - ed è sano - a ragionare nelle sedi opportune, non al vento". 

"Se in Italia la vittoria della destra è netta, a Milano città il Partito Democratico si conferma primo partito vincendo tre collegi uninominali su quattro, a dispetto dei sondaggi di agosto che raccontavano di un possibile 'ribaltone' rispetto alle amministrative dello scorso anno dopo la scelta di Calenda di correre fuori dal centrosinistra", ha detto la segretaria metropolitana del PD milanese Silvia Roggiani. E ancora: "La certezza è che, in termini assoluti, rispetto alle comunali del 2021, il Partito Democratico in tutta la città, anche nei quartieri considerati più periferici, ha aumentato i voti. Le elettrici e gli elettori hanno premiato il nostro lavoro capillare sul territorio.".

È in programma nel pomeriggio un vertice di tutti i governatori della Lega per l'analisi del voto delle politiche, che in regioni come Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia ha visto Fdi sorpassare largamente il Carroccio. Lo si apprende da fonti qualificate. La riunione, che si svolgerà con i presidenti in collegamento da remoto, segnerà un primo punto  politico degli amministratori della Lega, prima del Consiglio federale previsto per domani a Milano. 

"Abbiamo perso e non cercherei consolazioni. Il PD ne esce malconcio. Inutile girarci attorno. Il fatto che Salvini sia a pezzi non cambia minimamente la sostanza. Come alcuni risultati abbastanza buoni conseguiti nelle grandi città, tra cui Milano, non ci possono bastare in alcuna maniera", ha commentato Piefrancesco Majorino, europarlamentare del PD ed ex assessore a Milano. "Suggerirei a me stesso e a tutti noi di ripartire da una domanda . Quella che ci hanno rivolto tantissime elettrici e tantissimi elettori in questi giorni quando parlavamo di salario minimo o lavoro o scuola anche qui. Perché lo dite solo adesso? Dove eravate? E' una domanda micidiale perché molti di noi su terreni simili si danno da fare da tempo. Ma il rischio di essere avvertiti come l'eterno partito della stabilità che abbraccia le agende del momento senza averne una chiara è, per me, il rischio maggiore".

Bruno Tabacci è stato rieletto in Parlamento. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio uscente, candidatonel collegio plurinominale di Milano-Loreto alla Camera proprio con Ic nel centrosinistra, ce l'ha fatta. Con 79mila 142 voti (38,44%) Tabacci, classe 1946, l'ha spuntata sull'azzurro Andrea Mandelli, vicepresidente della Camera uscente, in campo per il centrodestra che ha incassato 72mila 842 consensi. Al terzo posto Filippo Campiotti del Terzo Polo con 23mila 623 voti. 

"Il leone ha ruggito ancora!!". La vicepresidente di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, ha usato questa espressione, sui social, per commentare una foto che la ritrae con Silvio Berlusconi. Con loro la compagna dell'ex premier, Marta Fascina, e alcuni dei parlamentari azzurri eletti. Tutti con il pollice all'insù. Proprio Fascina resterà in Parlamneto: eletta a Marsala.

Immaginare Letizia Moratti candidata per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Lombardia "è un po' azzardato, visto le posizioni che ha preso. Se però è una terza candidatura che può andare a rubare consensi a un centrodestra che in Lombardia avrà più di qualche perturbazione interna, allora ben venga". Così Fabio Pizzul, capogruppo del Pd a palazzo Pirelli, ha commentato gli effetti che i risultati delle elezioni politiche potrebbero avere in vista della corsa per le regionali in Lombardia della prossima primavera. Pizzul ha detto quindi di auspicarsi "una candidatura di Moratti e una candidatura di stampo più leghista", anche perché "il centrodestra ha vinto, ma sono cambiati nettamente i rapporti interni, con la Lega che cede la guida della coalizione a Fratelli d'Italia anche nella terra dove di fatto è nata".

"Grande affermazione del Terzo Polo che in Lombardia supera la media nazionale e raggiunge il 10%: la nostra Regione si conferma particolarmente attenta all'offerta elettorale di Calenda e Renzi, che con circa 500.000 voti raccolti sul territorio lombardo si afferma come Terzo Polo". Così Guido Della Frera, che insieme a Gabriele Albertini aveva promosso ad agosto l'appello affinché Carlo Calenda e Matteo Renzi si accordassero per correre insieme.

"Al termine di questa breve ma intensa campagna elettorale possiamo scrivere a caratteri cubitali che Forza Italia si conferma un punto di riferimento imprescindibile per il centrodestra e sarà decisiva anche in vista delle prossime regionali in Lombardia". Lo ha affermato Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale lombardo, commentando l'esito delle elezioni politiche. ''Noi - ha proseguti l'azzurro - siamo pronti a dare il nostro contributo all'interno del governo e a condurre alla vittoria il centrodestra in regione". 

"La vittoria del centrodestra, che in Lombardia ha ottenuto oltre il 50%, conferma che il modello lombardo, con la coalizione unita, è vincente e garanzia di sviluppo, equilibrio e sicurezza per i cittadini. Con Fratelli d'Italia, Forza Italia e Centristi, abbiamo ben governato in questi quattro anni e mezzo in Lombardia e ora, finalmente, potremo fare lo stesso in tutto il Paese". Così il governatore lombardo, Attilio Fontana, in un post su Facebook, commentando il risultato delle elezioni politiche. E ancora: "Nel Paese c'è una maggioranza nuova, solida, coesa. I cittadini hanno scelto senza se e senza ma. La prospettiva è chiara e avremo un governo in carica per i prossimi cinque anni e così sarà per la Lombardia, con me, nel prossimo futuro".

"È stata una sconfitta chiara" ma "non è vero, e lo dimostrano i numeri, che noi siamo la coalizione delle Ztl". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, commentando i risultati delle elezioni questo pomeriggio a Milano. "Se si guarda i dati degli ultimi anni - ha aggiunto Sala- oltre la 90/91 (la circonvallazione cittadina, ndr) siamo andati bene anche stavolta. Però capisco che è una magra consolazione". Poi, ha sottolineato: "Il risultato a Milano per quant riguarda la mia parte politica non è buono ma molto buono. Se prendiamo il Senato, ad esempio, i partiti che mi supportano nella giunta sono al 55%, io ho preso il 58 quindi siamo lì".

Due ore di lavoro tra Matteo Salvini e i governatori della Lega per pianificare il futuro. E' emersa unità di intenti - hanno riferito fonti della Lega - su come coinvolgere tutti i territori, a partire da una Assemblea Programmatica Nazionale per accompagnare la nascita del nuovo governo e mettere al centro proposte e priorità. Inoltre c'è grande volontà di riavvicinare al voto ed alla Lega gli elettori astenuti e l'impegno a valorizzare e coinvolgere governatori, sindaci e militanti in una nuova stagione di Centrodestra. E' comune la volontà di completare entro 'autunno tutti i congressi cittadini già previsti (sono stati già eletti 600 segretari sui 1.400 totali), per poi proseguire con i congressi provinciali e regionali sospesi negli anni del Covid.