Scuola, è conto alla rovescia. La guida: mascherine, prof no vax e le date da ricordare

Gli studenti rientreranno a scuola senza mascherina. Ma se la situazione dovesse precipitare, i dispositivi di protezione torneranno. Il nodo ricambio dell'aria. La stragrande maggioranza degli istituti manterrà le finestre aperte

Un'aula scolastica

Un'aula scolastica

Firenze, 23 agosto 2022 - Senza mascherine, con le finestre aperte per il ricambio dell’aria (e speriamo in un inverno clemente altrimenti nelle scuole si gelerà…), con molti supplenti come insegnanti e senza più l’organico Covid. Che anno scolastico inizierà il 15 settembre? Come sempre, le questioni aperte sono molte. Vediamole.

Sempre tanti precari

Lo Stato, sulla Toscana, era pronto ad assumere 6400 insegnanti. Peccato però, come denunciano Cgil e Cisl, “oltre 700 di questi posti non verranno assegnati”. Il motivo? “Sono esaurite alcune graduatorie dalle quali si passa a ruolo - attacca Emanuele Rossi della Cgil -. Sommiamo anche il fatto che dal 2020 alcuni concorsi non sono terminati. Insomma, ancora una volta lo Stato lavora male per assumere le persone di cui ha bisogno”. “Se si assumessero i lavoratori delle Gps tutto sarebbe risolto”, scuote la testa Claudio Gaudio della Cisl. Anche quest’anno, la scuola fiorentina si appresta a partire con quasi 3mila docenti precari. In questi giorni stanno terminando le immissioni a ruolo, totalmente online. Finite quelle, si avranno i numeri esatti dei posti che andranno ai supplenti. È stato invece cancellato l’organico Covid, nonostante la pandemia non sia ancora terminata.

Il nodo Ata

È un problema annoso: nelle nostre scuole mancano i segretari amministrativi e i collaboratori scolastici. Lunedì prossimo i sindacati hanno organizzato un’assemblea all’istituto Russell Newton proprio per denunciare il problema. “Nelle segreterie capita che ci sia una sola persona a fare il lavoro di tre”, accusa Rossi. Peccato però che, su 107 istituti fiorentini, l’Usr abbia autorizzato “97 Ata in più, meno di uno a scuola”. “Quando per star tranquilli ne servirebbero 200”, aggiunge Rossi. “L’Usr si conferma sempre timido nel chiedere i posti aggiuntivi - afferma Gaudio -. Altrove, invece, facendo richiesta si ottiene. Ecco che il Piemonte ha avuto quattro volte la Toscana, in termini di Ata aggiuntivi”.

Norme anti-Covid. Stop alle mascherine, che restano solo per i fragili

È ormai assodato che il rientro tra i banchi sarà all’insegna di una ‘doppia strategia’, ovvero da un insieme di regole di base, a cui si sommano una serie di procedure da attivare rapidamente nel malaugurato caso in cui la situazione pandemica dovesse un’altra volta precipitare. Ecco che, per quanto riguarda le misure di prevenzione basilari, con cui l’anno scolastico partirà, il documento messo a punto dall'Istituto superiore di sanità, con i ministeri della Salute e dell'Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome stabilisce che la permanenza a scuola è consentita solo a chi non ha febbre o altri sintomi di rilievo, raccomanda l’igiene delle mani e l’utilizzo di mascherine (Ffp2) per il personale scolastico e gli alunni che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19. Insomma, il rientro sarà a volto scoperto, ad eccezione dei fragili (e di chi si sente comunque più sicuro con la mascherina e preferisce dunque indossarla…). Le scuole devono poi provvedere alla sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati, gestire i casi sospetti di Covid e continuare ad areare frequentemente le aule.

Per quanto riguarda la fase successiva, il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione, sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico: il distanziamento di almeno 1 metro (là dove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano); precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione; aumento della frequenza di sanificazione periodica; mascherine chirurgiche, o Ffp2, sia da fermi che in movimento (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica); concessione di palestre-locali a terzi con obbligo di sanificazione; somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione; consumo delle merende al banco.

Scuole dell’infanzia

Anche per le scuole dell’infanzia i protocolli ricalcano quelli del primo e del secondo ciclo d’istruzione. Pertanto, Ffp2 solo per il personale più fragile, igienizzazione frequente e partecipazione alle lezioni solo se il bimbo è senza febbre o sintomi.

Nel caso in cui il virus dovesse tornare a circolare in modo maggiore, si tornerebbe ad organizzare le attività educative con gruppi stabili di bambini, “compatibilmente con gli spazi disponibili e le potenzialità organizzative, per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra bambini appartenenti a gruppi diversi”. Non solo. L’utilizzo dei bagni tornerebbe ad essere “controllato per evitare affollamenti e mescolamenti tra gruppi diversi”. Non solo. Il documento raccomanda, sempre nel caso in cui la situazione peggiorare, di “evitare l’uso promiscuo di giocattoli tra gruppi differenti di bimbi”. Anche per le merende ed i pasti a mensa resta l’indicazione di mantenere distinti i vari gruppi.

Tornano i prof no vax

Dal primo settembre prossimo decadono gli obblighi di vaccinazione per l'intero personale scolastico e quindi torneranno in cattedra anche i docenti e non docenti No vax. Tra i 150 e i 200 i docenti che si sono rifiutati di farsi vaccinare.

Finestre aperte

Nelle chat scolastiche c’è già fermento. Non è cambiato niente per quanto riguarda il ricambio dell’aria. A parte pochissime scuole che hanno optato per i depuratori d’aria, la stragrande maggioranza continuerà ad aprire le finestre. La speranza è che si vada verso un inverno mite, altrimenti il mix termosifoni al minimo e finestre spalancate sarà a dir poco esplosivo.

“Vorremmo che l'anno scolastico iniziasse con tutte le indicazioni opportune e necessarie per poter dire che è un anno in sicurezza sia in termini di salute che di regolarità delle lezioni in presenza - dice Gaudio - . Il continuo rimbalzo delle responsabilità e delle competenze su chi ha titolo a individuare soluzioni non è sostenibile; non entro nel merito su chi debba disporre o verificare la qualità dell'aria o che ci siano le condizioni di reale sanità del posto di lavoro, ma vorrei che ci fosse un task force che individuasse gli spazi scolastici come particolarmente vulnerabili, perchè a rischio in termini di contagio, e che quindi che si creasse una regia tra comuni, uffici scolastici e direzioni sanitarie. E' il momento di non scaricare le responsabilità sui dirigenti scolastici che non hanno questo compito nè queste responsabilità".

Le date da tenere a mente

Gli studenti toscani torneranno sui banchi il 15 settembre. E' quanto ha deliberato la Regione Toscana. Ma quali saranno le festività? Eccole: 

  • 1 novembre: Tutti i Santi;
  • 8 dicembre: Immacolata Concezione;
  • 25 dicembre: Santo Natale;
  • 26 dicembre: Santo Stefano;
  • 1 gennaio: Capodanno;
  • 6 gennaio: Epifania;
  • 9 aprile: Santa Pasqua;
  • 10 aprile: Lunedì dell'Angelo;
  • 25 aprile: Festa della Liberazione;
  • 1 maggio: Festa del Lavoro;
  • 2 giugno: Festa nazionale della Repubblica;
  • La festa del Patrono.

Vacanze natalizie: dal 24 dicembre al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio (compresi), quindi da sabato 24 dicembre 2022 a venerdì 06 gennaio 2023 compresi.

Vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al lunedì dell'Angelo, quindi da giovedì 6 a martedì 11 aprile 2023 compresi.