Rientro a scuola a ostacoli, presidi Lombardia: orari ridotti e classi incomplete

Loria (Associazione Nazionale Presidi): è solo la prima di una serie di giornate difficili

Ritorno a scuola

Ritorno a scuola

Milano - Un rientro tra i banchi a ostacoli in Lombardia, tra classi incomplete, insegnanti assenti e dirigenti scolastici alle prese con il difficile compito di trovare in tempi brevi dei supplenti, difficili da trovare in condizioni normali, ancor più in periodi come quello attuale. È questa la fotografia del sistema scolastico lombardo nel giorno della ripresa di massa, dopo che per diversi istituti la campanella aveva ricominciato a suonare già lo scorso venerdì. "Non ho ancora sentito molti dei miei colleghi, ma sono certo che un po' ovunque la situazione sarà la stessa - spiega all'Ansa Matteo Loria, presidente della sezione lombarda dell'Associazione Nazionale Presidi e dirigente scolastico in un istituto di Vigevano -: tante classe incomplete, insegnanti positivi o in quarantena e la nostra difficoltà nel trovare dei rimpiazzi". "Purtroppo - conclude il 'numero uno' dei presidi lombardi -, sono convinto che questa sarà solo la prima di una serie di giornate difficili per tutte le scuole, in quanto mi attendo che ulteriori nuove positività e quarantene nelle prossime settimane". 

A Milano città il forte aumento delle assenze tra il personale degli asili nido e delle scuole dell'infanzia comunali, che contano circa 30mila iscritti in tutta la città, ha comportato stamani, dopo l'apertura successiva alla pausa natalizia, l'uscita anticipata alle 13.30/14 per diverse decine di sezioni. Lo ha riferito Palazzo Marino in una nota, sottolineando come l'orario ordinario 7.30-16.30 sia stato comunque assicurato per la maggioranza delle sezioni.  Ad essere interessate dalla contrazione oraria sono state, infatti, 21 sezioni di nido (su 103 sezioni totali) e 87 della scuola dell`infanzia (su 852 sezioni totali), oltre a una sezione primavera sulle 37 cittadine. Non sono state, invece, riaperte 4 sezioni dell`infanzia, di cui una primavera. 

Le contrazioni di oggi si sono rese necessarie per far fronte a un numero consistente di assenze tra il personale: su 3.200 educatrici e educatori in organico, oggi ne erano assenti oltre 700 per vari motivi tra i quali anche malattia certificata per Covid, quarantena fiduciaria, mancata certificazione vaccinale (attualmente 92 casi, circa il 13% sul totale degli assenti), oltre che per motivi personali.  "Il dato sulle assenze e sulla conseguente tenuta dei servizi è monitorato e aggiornato quotidianamente - ha sottolineato la vicesindaco e assessore all`Istruzione, Anna Scavuzzo -, ma è di tutta evidenza che in questa situazione, per mantenere il più possibile il servizio ordinario, non fosse più sostenibile l`apertura dalle 16.30 alle 18.30, anche al netto dell`ingresso della Lombardia in zona gialla. Sono consapevole che la sospensione del post scuola sia stata un problema per le famiglie che non hanno più potuto contare su questo importante supporto, ma allo stesso tempo mi sento di ringraziare tutto il personale educativo grazie al quale stiamo assicurando il servizio ordinario alla grande maggioranza delle bambine e dei bambini".  "In questo momento - ha proseguito la vicesindaco - credo sia più che mai importante proseguire con la campagna vaccinale, oltre che ripristinare la priorità per lavoratori e lavoratrici del comparto scuola di accesso in via preferenziale ai tamponi sia per diagnostica sia per il rientro in servizio dopo la malattia".