Vaccini anti-Covid pediatri in prima linea: vaccineranno i genitori di bimbi fragili

Lo ha detto il ministro Roberto Speranza intervenendo a un convegno dei pediatri di libera scelta

Speranza in collegamento con il convegno dei pediatri

Speranza in collegamento con il convegno dei pediatri

Roma - "La scelta di vaccinare i genitori dei bimbini fragili va nella direzione giusta". A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto stamattina a un convegno organizzato dai pediatri di libera scelta (Fimp, la federazione italiana dei medici pediatri). "Le misure e i sacrifici sono l'unica carta che abbiamo per piegare subito la curva". Ma non solo. "Oggi - ha aggiunto - abbiamo fra le mani strumenti che non avevamo pochi mesi fa, per esempio i vaccini, le monoclonali, i farmaci che la scienza riesce a mettere a disposizione della comunità. Dobbiamo quindi accelerare con le vaccinazioni, nella prima fase la difficoltà è stata legata al numero ridotto delle dosi. La sfida delle prossime settimane sarà quella di piegare la curva, vaccinare e costruire le condizioni per un nuovo servizio sanitario nazionale".

L'accordo con i pediatri

Per poter mettere in campo tutte le energie possibili per la vaccinazione anti-Covid "abbiamo sottoscritto un accordo col mondo della pediatria di libera scelta che ci consentirà al momento giusto anche di mettere in campo ciascuna delle particolarità" di questa categoria e della sua "capacità di stare sul territorio. Dell'accordo che riguarda i pediatri di libera scelta mi pare bello sottolineare il punto in cui ci si fa carico dei genitori dei più piccoli che hanno con sé problemi di fragilità. Io penso che la scelta di farsi carico anche della vaccinazione di quei genitori che appunto hanno in cura bambini che non hanno situazioni semplici, bambini che sono portatori di fragilità, vada nella direzione giusta di un servizio sanitario nazionale che si prende davvero cura di tutti". 

I fondi per il servizio sanitario nazionale

"Il virus ci ha fatto male - ha aggiunto il ministro - ma possiamo ripartire rilanciando il sistema sanitario nazionale. Non dobbiamo sprecare questa crisi. Dobbiamo investire e cambiare il nostro sistema sanitario nazionale. Oggi l'Europa ci fornisce gli strumenti, ci sono i fondi del recovery. Dobbiamo quindi rafforzare il servizio sanitario frutto di una grande impresa collettiva. Oggi ci sono le condizioni per renderlo più forte e per rendere il nostro Paese più capace di rispettare il mandato dell'articolo 32 della nostra costituzione".

La crisi - ha aggiunto Speranza - ci ha fatto male. "Ma ora, la consapevolezza di chi ha delle responsabilità è quella di trasformare la crisi in occasione. La crisi ha investito tutto il mondo ed è dura resistere e combattere. Adesso la sfida è trasformare questa crisi in una opportunita". 

Variante inglese

"Non siamo in un momento facile. L'impatto della variante inglese" del coronavirus Sars-CoV-2 "in questo momento ha rialzato il numero dei contagiati e la pressione sul Ssn aumentando nuovamente il numero di persone che non ce la fa. In questo momento la maggior parte degli italiani vive in zona rossa. Siamo stati costretti ad assumere misure ancora rigorose che per quanto comportino ancora sacrifici per le persone sono l'unica carta che abbiamo per piegare nell'immediato questa curva e rimetterla sotto controllo".