Spostamenti tra regioni e nuovo Dpcm: cosa sappiamo finora

Ristoranti aperti la sera e sci: ecco i primi nodi da sciogliere per il governo Draghi

Misure anti-assembramenti a Roma (Ansa)

Misure anti-assembramenti a Roma (Ansa)

Roma, 6 febbraio 2021 - Tra le primissime incombenze del nuovo governo sul quale sta lavorando il premier incaricato Mario Draghi (qui la diretta della terza giornata di consultazioni) ci sono quelle relative alle misure anti Covid prese con gli ultimi provvedimenti (il decreto gennaio e il successivo Dpcm). E' necessario fare il punto misura per misura, cercando di capire cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni: cosa succederà per spostamenti, ristoranti, sci? Quale sarà il calendario? In sintesi: cosa sappiamo finora? Per esempio: venerdì prossimo chi firmerà le ordinanze per gli eventuali cambi di colore delle regioni? Il nuovo governo sarà già in carica e pienamente operativo?

Aggiornamento: Spostamenti tra regioni: nodo Speranza. Battaglia sul nuovo Dpcm

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Spostamenti

Il primo nodo vero riguarda gli spostamenti tra regioni gialle. Il decreto gennaio li ha vietati (con le eccezioni lavoro, salute e necessità e seconde case) fino al 15 febbraio (mentre il Dpcm è in vigore fino al 5 marzo). Quindi il primo nodo è questo: se non sarà adottato un provvedimento che un'eventuale proroga, dal 16 febbraio potremo nuovamente viaggiare da una regione gialla ad un'altra. Le Faq del governo sono chiarissime: "Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l'eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative)".

La valutazione ovviamente sarà presa sulla base dei nuovi dati epidemiologici che come sempre vengono resi noti il venerdì (qui il report dell'Iss di ieri venerdì 5 febbraio). Non è un mistero che gli scienziati siano molto cauti perché temono un'impennata della curva del contagio. Al momento attuale quasi tutta l'Italia è in zonna gialla (qui la mappa): da lunedì sarà gialla anche la Sardegna mentre arancioni restano Puglia e Sicilia (l'Alto Adige enterà in lockdown lunedì). Anche l'Umbria rimane arancione, ad eccezione della provincia di Perugia e sei comuni del Ternano che da lunedì prossimo entreranno in zona rossa a causa della presenza di casi di variante inglese e brasiliana. In Abruzzo invece il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha firmato un'ordinanza che prevede la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città, dall'8 al 16 febbraio. All'origine del provvedimento il rapido aumento dei contagi.

Che tipo di provvedimento servirà? A questo proposito è stato chiarissimo il ministro uscente per gli Affari regionali, Francesco Boccia: "Se ne occuperà il nuovo governo, servirà un decreto". Poiché appunto degli spostamenti si occupò un decreto, un'eventuale proroga dovrà essere adottata non con un Dpcm ma con un decreto legge.

I tempi. Draghi ha di fronte a sè un'agenda strettissima. Verosimilmente se lunedì terrà un secondo giro di consultazioni, è possibile che il nuovo esecutivo veda la luce tra martedì e mercoledì. Il nuovo governo entra in carica, sostituendo quello dimissionario, con il giuramento (poi entro dieci giorni dovrà ottenere la fiducia dal parlamento). Quindi se si dovesse arrivare alla conclusione che è necessaria una proroga del divieto il decreto legge dovrebbe essere firmato entro domenica 14 febbraio. In merito alle consultazioni con Draghi, oggi il deputato della Lega Claudio Borghi, su Twitter, ha dichiarato: "Una delle prime cose chieste da noi è stato il ripristino delle libertà costituzionali e mi pare che abbiamo trovato orecchie attente. L'epoca del pazzo che costruiva il suo potere sui Dpcm è finita". 

Ristoranti

Questo è un tema che è stato oggetto del Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio: in zona gialla bar e ristoranti sono aperti solo dino alle 18 (asporto fino alle 22 solo per i ristoranti). In zona arancione e rossa sono chiusi. In questi ultimi giorni sta salendo sempre più la pressione degli operatori di categoria in tutt'Italia affinchè i ristoranti in zona gialla siano aperti anche a cena fino alle 22. Nei giorni scorsi c'è stata parecchia confusione perché si è parlato di un'apertura in tal senso del Comitato tecnico scientifico che però poi ha smentito. Quindi la questione è ancora aperta. In più nelle ultime ore stanno facendo sentire la loro voce anche coloro che chiedono l'apertura a pranzo anche in zona arancione. 

I tempi. Il Dpcm scadrà il 5 marzo. Ma potrebbe anche darsi che il nuovo governo - sempre sulla base dei dati - possa decidere per un'apertura anticipata. E allora potrebbe arrivare un provvedimento entro domenica 14 febbraio. Ma sono solo ipotesi, sia chiaro.

Sci

Diverso il discorso della riapertura degli impianti sciistici. Il decreto gennaio ne ha previsto la chiusura fino al 15 febbraio. Quindi necessariaente la decisione andrà presa la prossima settimana (se si vuole prorogarla, ovvio). Il Cts ha dato il suo okay per la riapertura, sia pure col rispetto di stringenti protocolli. E' chiaro che è un tema intimamente connesso a quello segli spostamenti tra regioni.

Palestre

Fino al 5 marzo sono chiuse palestre e piscine. E' in corso una discussione col Cts per adottare un protocollo che possa eventualemnte consentire una riapertura delle palestre almeno con lezioni individuali.