La storia della Befana: come è cambiata nei secoli

Ora questo personaggio è assimilato alle festività religiose, ma ha origini pagane e inizialmente fu condannato dalla Chiesa

La Befana

La Befana

Alcune caratteristiche della Befana mal si conciliano con le festività religiose, perché parliamo pur sempre di una vecchia che vola a bordo di una scopa, portando doni e dolci ai bambini buoni e carbone o aglio a quelli cattivi. Ma la verità è che siamo di fronte a una figura vecchia di millenni, con origini pagane e folkloristiche e la cui nascita precede di molto quella di Cristo e l'affermazione del cristianesimo.

Le origini della Befana

Come spesso accade, in casi simili, gli studiosi non concordano sul momento esatto in cui nacque la tradizione della Befana: sono troppo poche le fonti disponibili per potersi pronunciare in maniera definitiva. Alcuni ricercatori datano la sua origine al X secolo a.C., ma, appunto, si tratta di un'ipotesi dibattuta. Si concorda invece sul fatto che nel corso del VI secolo a.C. entrò stabilmente all'interno dei riti propiziatori pagani, rappresentando una sorta di personificazione della natura, o, più specificamente, dell'avvicendamento delle stagioni. In sostanza, la si celebrava nella speranza che l'inverno fosse seguito da raccolti abbondanti e viene da qui la sua iconografia: una vecchia con le vesti logore che è pronta, appunto, a cedere il passo a un nuovo ciclo naturale.  

La Befana e gli antichi Romani

Un momento cruciale, nella storia della Befana, arrivò quando venne in contatto con gli antichi Romani, che integrarono i riti pagani preesistenti all'interno del proprio pantheon politeista. In questo contesto, spesso la Befana fu identificata con la dea Diana e forse nacque in questo momento l'idea che potesse volare sui campi coltivati, in una sorta di atto benaugurante.  

La Befana e il Cristianesimo

Con l'avvento del Cristianesimo la Befana andò incontro a una sorte comune a molte pratiche pagane: fu osteggiata e in alcuni casi bollata come frutto di influenze sataniche, cosa che probabilmente condusse all'idea che fosse una strega. Contestualmente, però, ci fu chi si batté per abbandonare la condanna e spingersi verso un'assimilazione, previa ripulitura di alcuni elementi pagani e favolistici: una delle voci più autorevoli, in tale senso, fu quella di Epifanio di Salamina (310-403 d.C. circa). Quando la posizione di Epifanio ebbe la meglio, la Befana fu inserita nella ricorrenza dell'Epifania: secondo una versione religiosa del suo mito, era una vecchia donna alla quale i Re Magi chiesero indicazioni per raggiungere la capanna di Gesù. Dopo avere ricevuto le informazioni sulla strada da seguire, gli uomini la invitarono a unirsi a loro: lei rifiutò, in un secondo momento ci ripensò, raccolse regali in un sacco per portarli al Salvatore, ma non riuscì a ritrovare i Magi, né a recarsi alla capanna del figlio di Dio. Decise così di consegnare i doni ai bambini, avviando in questo modo una tradizione sopravvissuta fino ai giorni nostri. Un ultimo dettaglio: non è chiaro quando l'iconografia abbia inserito la scopa, ma è probabile che si tratti di un'aggiunta avvenuta nel Basso Medioevo, in riferimento all'idea della pulizia e in senso più ampio della purificazione in vista della nuova stagione.