Tamponi in farmacia, la Lombardia verso il prezzo calmierato

Bocciata al Pirellone la mozione Pd, ma è già in corso la contrattazione con le associazioni di categoria sulla scorta di una mozione M5S

Test rapido in farmacia

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Milano - Tamponi a prezzi calmierati, in Lombardia, per ottenere il green pass? Sì, ma non ora. E' stata bocciata oggi in aula a Palazzo Pirelli una mozione del Partito democratico che chiedeva alla Giunta lombarda prezzi calmierati sui tamponi per ottenere la "certificazione verde". Ma c'è comunque speranza per tutti coloro che devono o vogliono testarsi prima di partire per le vacanze: un'altra mozione, approvata un mese fa, a firma del Movimento Cinque Stelle starebbe per portare a un accordo sulla questione.

La mozione, come detto, non è stata approvata, ma nel corso della discussione il consigliere Cinque Stelle Massimo De Rosa ha rivelato che una contrattazione per individuare un prezzo calmierato in realtà è già in atto: "Abbiamo appreso, e ci è stato confermato, che proprio grazie alla mozione del M5s approvata qualche settimana fa presto la Regione chiuderà l'accordo con le associazioni di categoria per calmierare il prezzo dei tamponi, sia rapidi che molecolari, in farmacia", spiega.

Un risultato importante visto che i tamponi sono uno strumento fondamentale per poter ottenere il green pass e visto che, attualmente, le spese dei test ricadono sui cittadini. In qualsiasi caso, per il presidente della commissione Sanità, Emanuele Monti, il tema dovrebbe essere affrontato al livello nazionale: "Pd e Cinque Stelle credono davvero che il tema del green pass sia di rilievo regionale? Siamo all'assurdo. Bisogna avere una strategia europea e le regioni non possono essere costrette a viaggiare in ordine sparso", denuncia Monti.

La mozione di oggi, presentata dal consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, chiedeva controlli da parte delle Ats (Agenzie a tutela della salute) su tutti gli operatori privati che eseguono test per il Covid, necessari per ottenere il 'green pass'. L'obiettivo dei dem era quello di stabilire un prezzo calmierato fisso a un massimo di 50 euro per il molecolare e 22 per l'antigenico, anche nel caso di referto in inglese e la garanzia di consegna del risultato entro 48 ore. Chiedeva, inoltre, di introdurre eventuali sanzioni in caso di condotte speculative a danni dei cittadini.