"La tazzina di caffè al bar? Per rientrare nelle spese dovrebbe costare almeno 1,50"

Nei bar a Firenze il caffè costa 1,20. Ma c'è ancora chi resiste a 1,10. "Lo facciamo per i nostri clienti, c'è tanta crisi in giro"

Caffè al bar (foto di repertorio)

Caffè al bar (foto di repertorio)

Firenze, 9 aprile 2022 - Il caffè a Firenze? “1,20. Ci manteniamo bassi per senso di responsabilità. Ma per rientrare nelle spese la tazzina dovrebbe costare almeno 1,50”. Il rincaro delle materie prime e dell’energia si ripercuote anche sul classico della tradizione italiana. “Non possiamo fare altrimenti - dicono dal bar I’Pappagallo -. Teniamo comunque conto che il caffè, come la pasta, sono gli unici prodotti ad aver subito minimi aumenti. Mi spiego meglio, partendo da quando ci fu il passaggio all’euro. Il caffè in lire costava 1500, in euro 0,77, arrotondato 0,80. Ma altri prodotti sono raddoppiati! Ecco che la pizza da 8mila lire è schizzata a 8 euro. Personalmente, sono passato ad 1,20 il 21 marzo perchè mi hanno aumentato i costi alla base. Il prezzo del caffè è cresciuto e, dunque, che altro potevo fare? Ci rendiamo conto che oggi un panino costa 6 euro? Prima, con 12mila lire se ne mangiava quattro…”.

All’Isolotto, in via Costetti, al bar Bread con 2,40 euro si prende il caffè e si mangia una pastina. “Il caffè da febbraio lo facciamo ad 1,20 - spiega Maria Pia -. Del resto, l’energia è aumentata da agosto… Sono cresciuti il prezzo del latte, dello zucchero e del caffè. I clienti hanno capito e non si sono lamentati, anche perchè sanno che uso solo prodotti di prima qualità. Spero proprio di mantenermi su questi prezzi anche perché la zona è abbastanza popolare”.

‘Regge’ a 1,10 euro la tazzina invece al bar Da quei tre, in via di Novoli. “Abbiamo aumentato lo spritz da 3 a 4 euro, ma non il caffè - ci rispondono -. Cerchiamo di mantenere i prezzi bassi il più possibile perchè c’è tanta crisi in giro”. Anche al caffè Le Rose in piazza dell’Unità la tazzina dai primi di marzo viene 1,20. “Il caffè è aumentato dai 2 ai 3 euro al chilo - afferma Aldo Cursano, titolare del bar e presidente Confcommercio Toscana -. Gas e luce poi son quasi raddoppiati. La tazzina dovrebbe costare 1,50. Ma noi, che siamo il ‘fuori casa’ degli italiani, affrontiamo enormi sacrifici pur di venire incontro ai clienti. La tazzina al bar è un rito, simbolo di democratica convivialità. Sfido chiunque giri un po’ in Europa a trovare il caffè al banco a meno di 2,50. Ma adesso è il momento di resistere. Poi, certo, se tra due mesi la crisi non sarà rientrata, allora sì che tutti i listini verranno ritoccati all’insù. Altrimenti, l’alternativa è chiudere il Paese”.