Turismo e ripartenza: "Prenotazioni timide sui laghi bresciani"

Fantini di Federalberghi Brescia crede che fino a metà luglio non si vedrà nulla. La montagna? Un’incognita

Molte strutture ricettive sono ancora chiuse

Molte strutture ricettive sono ancora chiuse

Brescia, 9 maggio 2021 -  Qualche manifestazione d’interesse da parte di turisti che vorrebbero trascorrere le vacanze sui laghi bresciani, ma per ora sono pochissime le prenotazioni per la stagione estiva. "In questo momento le strutture sui due laghi, Garda e Iseo, sono in gran parte ancora chiuse – spiega Alessandro Fantini, vicepresidente vicario di Federalberghi Brescia e presidente della sezione cittadina - le quarantene per gli stranieri restano un ostacolo. Ci aspettiamo tuttavia che alla fine il movimento sarà sufficiente, anche se la stagione sta iniziando con 2-3 mesi di ritardo che non si potranno recuperare". Difficile per ora fare previsioni per la montagna, che lo scorso anno aveva registrato numeri positivi in estate. "Fino a metà luglio non si potrà vedere nulla – sottolinea Fantini – di certo le strutture scontano un inverno da dimenticare".

La città, molto legata al turismo d’affari, è ancora ferma, in attesa che riparta la mobilità internazionale con le fiere e congressi, che dall’1 luglio potranno essere nuovamente organizzati. "Non c’è ancora nulla in calendario – aggiunge Fantini – speriamo in settembre ed ottobre". In sostanza, tutto è ancora fermo, ma, rispetto ai mesi bui del 2020, questa volta c’è la prospettiva di andare verso un progressivo miglioramento, grazie alla campagna vaccinale. Uno spiraglio arriverà dalla 1000 Miglia, anche se non sarà una manifestazione di pubblico. "Rappresenta comunque quella continuità di cui abbiamo bisogno". Da parte loro, le strutture ricettive e ristoranti sarebbero pronti a procedere a vaccinare i propri dipendenti e lavoratori stagionali. "Abbiamo già firmato il protocollo con le parti sociali e la Regione che ci permette di far fare le vaccinazioni ai nostri collaboratori, che vogliono lavorare invece di stare in cassa integrazione. Stesso dicasi per gli stagionali, persone che altrimenti non hanno di che vivere".

Da chiarire, invece, le regole del Green Pass che rappresenta il viatico della ripresa turistica vera e propria. "A mio avviso, chi è immunizzato o ha già passato la malattia dovrebbe essere libero di muoversi – sottolinea Fantini – ma se serve il pezzo di carta, ben venga". Il Green Pass servirà anche ai bresciani per muoversi in Italia ed all’estero. "Negli ultimi 2 o 3 giorni abbiamo iniziato a registrare richieste per le vacanze estive – spiega Angioletta Seretti, titolare di Emmebiesse Travel Agency – da quando si è iniziato a parlare di togliere i 5 giorni di quarantena al rientro. Al momento le destinazioni richieste sono Italia, Spagna e Grecia".