Ucraina, l’escalation: "Il Donbass ora è mio". L’azzardo di Putin, pronto all’atomica

Fissate le date dei referendum nell’Est, la Borsa di Mosca precipita Il giallo del discorso: lo zar doveva parlare alla nazione, poi il dietrofront Ora anche Erdogan lo scarica: "La Russia deve ritirare le truppe"

Vladimir Putin (Ansa)

Vladimir Putin (Ansa)

Kiev -  Vladimir Putin alza l’asticella. Per cercare di conservare i territori ucraini invasi, la Russia sceglie di effettuare – su modello di quanto fatto in Crimea – una serie di referendum-farsa nelle regioni che ha occupato. E la Duma approva emendamenti al codice penale che prevedono l’inasprimento delle pene per disertori o renitenti alla leva, nel caso di "mobilitazione", "legge marziale", "tempo di guerra", "conflitto armato". Nelle autoproclamate Repubbliche di Lugansk e Donetsk – il cosiddetto Donbass – la consultazione avrà luogo dal 23 al 27 settembre. Stessa data per la regione ucraina di Kherson. Nella regione di Zaporizhzhia (la cui capitale è sotto controllo ucraino e i russi occupano parte della provincia) si svolgerà, il 23 settembre.

Putin mobilita i riservisti: "Useremo tutti i mezzi per proteggerci"

La svolta sarebbe dovuta essere celebrata in un discorso alla nazione di Putin, che era originariamente programmato per le 19 ora italiana, le 20 di Mosca, ma che è poi slittato, sino a tarda ora non è andato in onda e secondo fonti vicine a Putin sarebbe rinviato a mercoledì. Un giallo che alcuni spiegano con l’incertezza se proclamare anche la mobilitazione generale e dalla constatazione della ferma reazione internazionale alla notizia. Certo è che il Cremlino sembra deciso ad andare avanti, ma spunta l’ipotesi di trattative sotteranee. "Le popolazioni del Donbass e del sud dell’Ucraina vogliono essere padroni del proprio destino", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. "L’invasione del territorio russo è un crimine che consente l’uso di tutte le forze di autodifesa", annuncia il falco Dmitri Medvedev, vice presidente del Consiglio di difesa, facendo tornare l’incubo nucleare. Immediata la replica di Kiev. "I finti referendum – dice il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba – non cambieranno nulla. E nemmeno qualsiasi mobilitazione ibrida. La Russia è stata e rimane un aggressore che occupa illegalmente parti del territorio ucraino. L’Ucraina ha tutti i diritti di liberare i propri territori e continuerà a liberarli". Gli indici della Borsa di Mosca sono crollati di oltre il 10% subito dopo l’annuncio dei referendum. Il Moex ha chiuso la giornata con un calo dell’8,74%. Dall’inizio dell’anno, l’indice è sceso del 41,5%. Durissime le reazioni dell’Occidente. "I referendum farsa annunciati dalla Russia – ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan – sono la reazione di Putin alle vittorie dell’Ucraina. Gli Stati Uniti non riconosceranno mai i referendum". "I referendum di Putin in Ucraina per annettere territori occupati – è il commento del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni – di sono un insulto alla democrazia e all’Onu". Durissimi anche Maron e Scholz e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Eurofighter italiani intercettano caccia russi sul Baltico

La mossa russa rende ancora più ardua l’ipotesi di una trattativa diplomatica. E preoccupa gli americani perché renderebbe più facile, ai sensi della dottrina militare russa, l’uso dell’atomica. Nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sollecitato "una soluzione ragionevole che offra alle due parti una soluzione dignitosa della crisi". Durante un’intervista Erdogan ha anche dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin vuole porre fine al conflitto "il prima possibile" .

Ancora attacchi russi alle centrali nucleari. E Zelensky pubblica il video

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha però replicato che il Cremlino attualmente "non vede la possibilità di porre fine alla guerra in Ucraina con mezzi politici e diplomatici". E così ritiene anche Kiev. "Senza i referendum – il portavoce dell’ufficio della presidenza ucraina, Serhiy Nykyforov – esiste ancora una sia pur piccolissima possibilità di soluzione diplomatica: con i referendum, nessuna".

Ha inventato un drone anti mine, studente ucraino 17enne premiato con 100 mila dollari