Una preghiera e uno striscione. Stessa richiesta

La questione lavoro

Gli operai della Gkn in presidio

Gli operai della Gkn in presidio

Firenze, 18 luglio 2021 - Oggi nelle parrocchie fiorentine su indicazione del cardinale Giuseppe Betori si leggeranno queste due preghiere. "Per il nostro Papa Francesco: ti ringraziamo, Signore, per l’esito positivo dell’intervento chirurgico che ha subito nei giorni scorsi e ti chiediamo di sostenerlo in questo periodo di convalescenza; insieme a lui ti affidiamo tutti i malati ed i sofferenti: dona loro il tuo Spirito di consolazione perché sperimentino la grazia della tua presenza e la forza del tuo conforto, preghiamo".

E poi quest’altra: "Per gli operai della Gkn di Campi Bisenzio e per tutti coloro che vedono messo a rischio il loro posto di lavoro: ti preghiamo, Signore, perché quanti hanno responsabilità nella vita economica e politica, ricordando queste parole di Papa Francesco: “non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro e della dignità del lavoro” (da Fratelli tutti), operino sempre scelte per il bene comune, preghiamo".

Due preghiere che nascono da due situazioni diverse, ma che sono intrinsicamente legate. Che valgono per la Toscana, così come per l’Umbria e la Liguria e per tutto il nostro Belpaese. Il Papa, il rivoluzionario della Chiesa del terzo millennio, guarda sempre a chi sta peggio e cerca di stimolare la società affinchè nessuno resti indietro avendo ben presente che il lavoro onesto, qualunque esso sia, è una pietra miliare da esaltare. La preghiera richiama la politica a fare di più e meglio avendo sempre davanti l’orizzonte del bene comune.

I lavoratori della Gkn in questi giorni hanno esposto uno striscione che recita così: "Più tutele, meno passerelle. blocco dei licenziamenti. Subito!". E allora ricordiamo tutti quella preghiera e quel messaggio attaccato alla portineria dello stabilimento che la multinazionale inglese vuole chiudere per sempre.