Vaccini e vacanze, la Liguria apre ai lombardi per la seconda dose al mare

Il governatore Toti vuole estendere il progetto allo studio con il Piemonte per immunizzare i turisti durante le ferie

Giovanni Toti

Giovanni Toti

Prima dose in città e richiamo al mare? Una possibilità ci sarebbe ma solo per chi sceglie di trascorrere le vacanze in Liguria. E non sono pochi i lombardi che hanno la seconda casa nel Levante ligure. Se è vero che Regione Lombardia, attraverso il suo direttore generale al Welfare, ha dichiarato infattibile l'ipotesi della seconda dose di vaccino lontano da casa, "almeno per ora", va però sottolineato che qualcuno ci ha provato e probabilmente ci riuscirà. Ci riferiamo all'accordo tra Liguria e Piemonte per consentire ai villeggianti piemontesi di "lungo periodo" di concludere il ciclo vaccinale in riva al mare, solitamente la costa di Ponente, la più gettonata dai torinesi. Ora Genova pensa di allargare la possibilità anche a milanesi, pavesi, varesini etc. Un facoltoso "esercito" di turisti affezionati che tanto bene fanno alle casse di negozi, ristorantie e stabilimenti balneari della riviera più vicina alla pianura lombarda. "Stiamo valutando la possibilità di estendere alla Regione Lombardia l'accordo con il Piemonte per somministrare i vaccini ai turisti di lungo periodo - ha detto il governatore Giovanni Toti, toscano di nascita, milanese di adozione e genovese per destino politico - cominceremo a lavorare al progetto, dopodiché credo che sia estendibile ad altre Regioni che hanno vacanzieri che arrivano in Liguria".

Per ora non si parla di prime o seconde dosi, lasciando intendere che si potrebbe somministrare anche la prima in Liguria, ma va da sè che la reale esigenza della maggior parte di cittadini che hanno già ricevuto o prenotato la dose iniziale nella città in cui risiedono è quella di non "bruciarsi" le vacanze per via del richiamo. Perché, al momento, le indicazioni sono chiare: la data della seconda dose verrà resa nota solo a prima iniezione effettuata e non sarà modificabile. Per questo il generale Figliuolo, commissario all'emergenza, ha suggerito a tutti di prenotare le ferie tenendo conto di questa circostanza. Sul portale della Regione Lombardia al momento di prenotare la prima dose viene indicato un range temporale differente in cui ricadrebbe il richiamo a seconda che si tratti di Pfizer e Moderna oppure Astrazeneca. Nel primo caso l'oscillazione dell'appuntamento per la seconda dose - mediamente entro 35 giorni - è di una settimana, i tempi si allungano per AstraZeneca. Facciamo un esempio: se si prenota la prima dose in Lombardia per il 20 giugno, prima data disponibile, il richiamo sarà tra il 22 agosto e il 12 settembre con AstraZeneca e tra il 25 luglio e il 1°agosto in caso di Moderna o Pfizer. Con Janssen nessun problema perché il siero è monodose. Per questo motivo molti cittadini stanno attendendo prima di prenotare il vaccino, condotta che potrebbe mettere a rischio il buon andamento della campagna di immunizzazione. 

Perché si possa trovare una soluzione che non costringa i vacanzieri a tornare a casa è necessario che i database regionali dialoghino tra loro e dunque serve uno sforzo tecnologico e organizzativo non indifferente. Liguria e Piemonte proveranno a coordinare le procedure informatiche e sanitarie. Se ce le faranno, non si capisce perché non debba provarci anche la Lombardia.