ALESSANDRO TREBBI
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Modena Volley, l'addio di Ngapeth. Stoytchev fa muro: "Non ho tempo"

Il tecnico era stato tirato in ballo dal francese: "Io penso alla semifinale, non so a cosa vi riferite"

GLACIALE Rado Stoytchev ha dribblato tutte le domande (FotoFiocchi)

GLACIALE Rado Stoytchev ha dribblato tutte le domande (FotoFiocchi)

Modena, 31 marzo 2018 - Una conferenza stampa surreale, quella di ieri nell’antivigilia di gara 2. Durante la quale il caso Ngapeth viene dribblato senza appello dall’allenatore che pure era stato tirato in ballo come una delle cause dell’addio da parte del francese. «Potete farmi anche dieci domande uguali – annuncia Stoytchev incalzato sull’argomento – ma non risponderò. Sono questioni che riguardano la società, preferisco che risponda la società. Io sono concentrato solo sulla stagione presente, sulla semifinale, non ho tempo e voglia di sprecare energie in altro». Insomma, una sorta di silenzio stampa piccato, cui la società per bocca del dg Andrea Sartoretti aggiunge solo un piccolo particolare: «Che Ngapeth rilasciasse interviste non era negli accordi, per il resto c’è un comunicato della presidente (che potete leggere qui sotto, ndr) e torneremo sull’argomento nel momento più opportuno». Un comunicato, quello di Catia Pedrini, sul quale Stoytchev aggiunge anche un laconico «non l’ho letto».

Insomma, un muro. Che a tutto serve meno che a rasserenare l’ambiente, a chiarire le posizioni, e anzi forse fa intravedere qualche inedita crepa nei rapporti tra società e un tecnico che sembra evitare le responsabilità. Quale sarà il clima domenica al PalaPanini, tra i tifosi e tra i giocatori, dopo due giorni resi incandescenti dalla precoce intervista rilasciata da Ngapeth a L’Equipe? «Non cambia nulla – continua Stoytchev – e non so a cosa vi riferite, la preparazione della partita per noi rimane uguale».

La partita. Stando così le cose, non resta che parlare del campo, unico argomento sul quale il tecnico bulgaro è disposto a rilasciare dichiarazioni: «Rispetto al match di mercoledì dobbiamo migliorare senza dubbio l’efficienza del cambio palla soprattutto sulla battuta salto float. Inoltre dobbiamo arginare la loro fase contrattacco». L’appello all’aggressività fatto al termine di gara 1 rimane: «Aggressività per me è una squadra che si muove all’unisono, che nelle azioni lunghe torna sempre nella posizione giusta, in cui tutti gli effettivi coprono l’attaccante, che esulta in un certo modo. Questo voglio vedere contro la Lube nella serie». Molto in ombra è apparso Urnaut. Problemi fisici o una serata storta? «Ha avuto poche occasioni per attaccare con ricezione buona, così è andato in difficoltà sulla palla staccata». Infine sulle fatiche di due gare ravvicinate: «Siamo stanchi entrambi, Juantorena ha cronicamente problemi al polpaccio ma recupera velocemente e sarà in piena forma, non possiamo entrare in campo sperando in una sua brutta prestazione, dobbiamo giocare meglio di lui».