VALERIO ROSA
Cultura e spettacoli

Il grande concerto di Allevi ad Ascoli, il maestro è tornato a casa: "Grazie per tutto questo affetto"

Pubblico commosso e racconti personali dal musicista, che ha parlato anche di quando era giovane e il suo unico amico era Don Mauro Bartolini: "Che bello suonare nella mia Ascoli"

Ascoli, 25 maggio 2024 – “Sono emozionatissimo. Grazie per avermi accolto con questo calore". E allora bentornato a casa Maestro. Una piazza del Popolo gremita e rinfrescata dal temporale che si è abbattuto sulla città delle Cento Torri fino a pochi minuti prima del via, ha fatto da cornice all’attesissimo concerto di Giovanni Allevi, tornato nella sua Ascoli dopo anni di successi, di sofferenze, di dolore, ma anche di gioia per aver superato la terribile malattia.

Approfondisci:

Ac/Dc, la grande festa del rock infiamma la Rfc Arena di Reggio Emilia

Ac/Dc, la grande festa del rock infiamma la Rfc Arena di Reggio Emilia
Giovanni Allevi e piazza del Popolo gremita per il concerto di stasera (Foto La Bolognese)
Giovanni Allevi e piazza del Popolo gremita per il concerto di stasera (Foto La Bolognese)

"Voi sentite freddo? Spero di calmarmi suonando il mio primo brano dal titolo Aria. Scusate se ascolterete qualche nota fuori posto o non centrata. La colpa è della neuropatia dovuta ai farmaci che sto prendendo. Visto che non posso più contare sul mio corpo, suonerò con la mia anima" ha detto ancora Allevi, commuovendo tutti.

"A 17 anni – ha detto ancora – ho scritto il mio primo brano. Ero un disadattato totale, e un po’ lo sono anche adesso (sorride). Ho scritto Kiss me again per festeggiare la fine della Pandemia. Quando invece ho scritto Tomorrow pensavo al mio domani. Il mio futuro, dopo la malattia è piuttosto un presente allargato, dove ogni alba è una promessa e ogni tramonto è un arrivederci".

In prima fila sorridenti c’erano proprio i genitori Nazzareno e Fiorella e la cugina Alessandra. E poi ha raccontato la sua giovinezza ad Ascoli: "A 20 anni non avevo amici. Solo uno: Don Mauro (Bartolini). Lui si sedeva sui gradini della chiesa di Monticelli e suonava la chitarra. Per me la musica era elitaria e mai avrei suonato davanti ad altre persone. Poi un incidente stradale ha portato via il mio unico amico troppo presto. E così ho composto questo brano dal titolo ‘Ti scrivo’ perché sono certo che lui da lassù sta seguendo ancora i miei passi".

Fan arrivati da ogni parte d’Italia, i duemila biglietti venduti in poche ore e se non ci fossero state le ristrettezze, ci sarebbero stati almeno cinquemila spettatori in Piazza del Popolo, per questo appuntamento imperdibile per uno dei grandi compositori musicali attualmente in circolazione. Urla del pubblico, una emozionatissima standing ovation, un lunghissimo applauso e poi il silenzio quasi ‘tombale’ per ascoltare i brani più belli del Maestro Giovanni Allevi. Note che hanno risuonato tra il loggiato della piazza e i campanili del PaIazzo dei Capitani e della Basilica di San Francesco, per infilarsi tra le strette rue del centro storico, fino ad imboccare i fiumi Tronto e Castellano e arrivare al mare. Note intrise di amore, di gioia e di voglia di vivere.

Il pianista e compositore ascolano, che il 9 aprile ha compiuto 55 anni, avvolto nei suoi lunghi riccioli bianchi, ha incantato il pubblico dopo l’emozionante ritorno alle scene al recente Festival di Sanremo. Per chiudere, i ringraziamenti "a mio padre Nazzareno, il più grande Maestro di Musica, mia madre Fiorella bravissima cantante lirica, la professoressa Anna Maria Bucci la mia insegnante di pianoforte, Zio Gianfranco, la dottoressa Pierdomenico e il mio agente per il Giappone che stasera è qui. L’amministrazione comunale che ha voluto che suonassi nella mia Ascoli. E ringrazio tutti voi per il calore e l’affetto che mi avete regalato".