Roma, 18 giugno 2021 - Oggi (venerdì 18 giugno) tutta l'Italia, a eccezione della Val d'Aosta, diventa zona bianca. Passeranno infatti dalla fascia gialla a quella bianca Calabria, Campania, Marche, Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia, Toscana e Basilicata. Tutte anche questa settimana hanno un'incidenza settimanale sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti (manca solo l'ufficialità) e hanno completato il periodo delle tre settimane consecutive. E così, dopo che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le ordinanze, le regioni passeranno concretamente in zona bianca a partire da lunedì prossimo 21 giugno.
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Sommario
- Regioni confermate
- Val d'Aosta
- Rt e incidenza
- Ospedali
- Rischio delle regioni
- Conferenza stampa da ministero della Salute
Regioni confermate
Queste regioni si aggiungono pertanto a Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Molise, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e provincia di Trento. Tutte regioni che anche questa settimana sono sotto i 50 casi.
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Val d'Aosta bianca dal 28 giugno
Resta gialla pertanto solo la Val d'Aosta che deve aspettare un'altra settimana: diventerà bianca a partire da lunedì 28 giugno.
Indice Rt e incidenza
Intanto ci sono già le prime anticipazioni della bhozza del monitoraggio Iss. E i dati sono ancora una volta confortanti. Prosegue la discesa dell'incidenza nazionale settimanale che negli ultimi 7 giorni si è attestata a 16,7 casi per 100mila abitanti rispetto ai 25 della scorsa settimana mentre l'indice Rt è considerato stabile anche se passato da 0,68 della precedente rilevazione all'attuale 0,69.
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Gli ospedali
"La pressione sui servizi ospedalieri si conferma al di sotto della soglia critica - sottolinea il report - in tutte le Regioni" mentre il calo dell'incidenza consente "un tracciamento sistematico e una gestione basata sul contenimento ovvero sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti".
Il rischio delle regioni
Tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, con rischio moderato.
Conferenza stampa dal ministero della Salute
"I colori dell'epidemia in Europa mostrano un decremento dei nuovi casi. Il verde sta crescendo, un dato estremamente positivo. La curva italiana è tra le più basse tra i principali paesi europei". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero sull'andamento settimanale dell'epidemia. "Anche in questa settimana - ha aggiunto - registriamo una continua decrescita in tutte le regioni, e in numerosi comuni non ci sono stati casi nelle ultime settimane". E in questa cornice "rimane elevato anche il numero di tamponi - ha sottolineato - un dato molto importante in una fase di decrescita come questa, proprio perchè è importante intervenire rapidamente e screenare i casi sospetti e intercettarli prima possibile".
"Vengono segnalati anche in Italia focolai di varianti, come la delta - ha continuato Brusaferro -. Questa circolazione va osservata con grande attenzione, perchè in alcuni Paesi ha mostrato una rapida crescita, nel tracciamento e isolamento dei contatti ma anche nel sequenziamento dei virus che vengono isolati in questi pazienti per contenere le varianti il più rapidamente possibile. Il vaccino rimane lo strumento essenziale per prevenire nuovi episodi pandemici".
"La situazione procede in maniera molto buona e anche rispetto ad altri Paesi Ue ci troviamo in una situazione migliore perchè, insieme alla campagna vaccinale, sono stati presi provvedimenti ispirati alla cautela - ha aggiunto il direttore della Prevenzione Gianni Rezza -. Quindi la situazione può essere osservata con un certo ottimismo, ma naturalmente l'epidemia non è finita e dobbiamo continuare con la campagna vaccinale a spron battuto".
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