DANIELE PERTICARI
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Ascoli Carpi 1-0, è la strada giusta. Ma fate giocare Addae!

Il ghanese fatica a convincere Vivarini, ma merita più spazio. Squadra in crescita

Mister Vivarini

Mister Vivarini

Ascoli, 20 ottobre 2018 - Che differenza c'è tra l'Ascoli che ha perso a Foggia e quello che è uscito esultante dal Del Duca dopo aver battuto il Carpi (FOTO)? Una. Il risultato della partita. Hai detto niente, potreste obiettare. Eppure la sensazione che il cantiere sia ancora aperto, permetteteci di dirlo, è ancora presente. Che Vivarini non abbia ancora saldato le figurine di ognuno dei giocatori in ognuno dei ruoli cardine di questa squadra, pure. Attenzione, non siamo qui a dire che le cose non vanno bene, ma per sincerità e correttezza nei vostri confronti ci sentiamo di dirvi che ancora non vanno benissimo. E Vivarini è il primo a riconoscerlo. Intanto bisogna godersi la prima certezza. Questo è il modulo giusto, con gli uomini giusti e probabilmente, quando Troiano raggiungerà un livello fisico ed atletico accettabile il tecnico bianconero potrà permettersi anche Addae in mezzo. Dai, parliamoci chiaramente, cosa deve fare ancora il buon Bright per meritarsi una maglia da titolare? E' più diligente del bambino che va a giocare a pallone dopo aver ripassato storia, fatto merenda, salutato la nonna, lavato i denti dopo pranzo, rimesso a posto la cameretta, aiutato la sorellina a fare le operazioni di matematica.

Insomma, tutto quello che i genitori ti impongono di fare prima di darti il permesso di uscire con gli amici. Anche perché, e qui ci ripetiamo, mettetevi nei panni di un allenatore avversario che sa che giocando contro l'Ascoli sulle palle inattive ti trovi nell'ordine: uno come Ninkovic a calciare, uno come Ganz a fare il rapace sulle palle sporche (fidatevi, Ganz sulle palle sporche darà soddisfazioni a questa squadra) e tre come Addae, Brosco e Troiano nel traffico dell'area. In più Bright si auto esalta quando fa le cose per bene. Oggi addirittura ha riproposto la giocata Playstation “Sombrero + No look” che solo quando il motore del corpo e della testa vanno a mille e ci vanno assieme uno può permettersi di azzardare. Dettagli nel mezzo di una prestazione fatta di impeto, precisione, muscoli, precisione, equilibrio e precisione. Il Carpi voleva riaccendere la partita con tre punte? Ma va, dall'ingresso del ghanese si è addirittura dovuto abbassare. Chiusa la parentesi Addae proviamo ad analizzare un altro punto. Un tasto dolente. Non è possibile passare un'intera stagione perdendo il fiato per ogni uscita fuori dai pali del portiere. Anche stavolta Perucchini ha rischiato grosso. E senza senso. Venendo salvato da Padella. La partita era in pieno limbo e la “merenda” ancora a portata di tutti, pur meritandola di più il Picchio. Non si faccia del male da solo, l'Ascoli. E intanto gustiamoci una domenica, un'altra domenica, dal sapore dolce. Anno 2018. Mese di ottobre, quasi alla fine. Bianconeri a metà classifica. Da quanto tempo la domenica non aveva un sapore così?