Ascoli Piceno, 5 febbraio 2020 - Era già stato arrestato e per lui prosegue il percorso della giustizia ordinaria. Ora, a seguito della convalida dell'arresto, arriva anche anche un daspo, ossia il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, per tre anni, con obbligo di firma per un anno. Protagonista di questa brutta storia è un ultrà dell'Ascoli di 36 anni, di Fermo, ritenuto responsabile del lancio di due bombe carta, di cui una rimasta inesplosa dopo aver colpito uno steward alla spalla ma l'altra ha causato una deflagrazione molto pericolosa. E' accaduto nel corso dell'accesa contestazione inscenata dagli ultras a seguito della sconfitta subita il 26 gennaio 2019 con il Frosinone.
Allo stesso ultrà è stato fatto divieto di accedere, per lo stesso arco temporale triennale, ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle stesse manifestazioni. In caso di violazione dei divieti è prevista la reclusione da uno a tre anni, la multa da 10mila a 40mila euro, nonché l'ulteriore aggravamento del Daspo. Nei casi di flagranza è inoltre consentito l'arresto del trasgressore.