San Benedetto, 17 agosto 2016 - Ha rischiato di essere ucciso da quattro balordi ubriachi e forse anche drogati, Ahmed Elkot, commerciante egiziano di 34 anni residente in via Volturno, nel cuore della movida sambenedettese.
L’uomo è stato aggredito da quattro persone, sui 30 – 35 anni, presumibilmente stranieri, originari dei Paesi dell’Est Europa, che l’hanno pestato a sangue, colpito ripetutamente con un tirapugni dotato di lama.
I medici del Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto gli hanno praticato oltre 50 punti di sutura, al volto e alla schiena. Il grave fatto di sangue è avvenuto verso l’una di notte tra martedì e mercoledì , quando l’egiziano che stava fumando una sigaretta sul balcone, al secondo piano, si è accorto che alcune persone stavano urinando sui muri della sua abitazione. L’uomo ha protestato, li ha inviati ad andare via, ha minacciato di chiamare la polizia, ma per tutta risposta i quattro aggressori l’hanno inviato a scendere.
«Non avevo nessuna intenzione di farlo, ma quando ho visto che se la stavano prendendo con il presidente del comitato di quartiere, Giovanni Filippini – racconta Ahmed - sono sceso e sono stato subito aggredito in maniera bestiale. Mai avrei potuto immaginare una cosa simile. Erano bestie assatanate, con gli occhi fuori dalle orbite».
L’egiziano, con il volto e il corpo coperto di sangue si è trovato solo a fronteggiare quel branco di persone dalla ferocia spietata e credeva di morire. Il sindaco Pasqualino Piunti ieri mattina lo ha chiamato al telefono e si è scusato per l’accaduto ed ha promesso maggiori controlli. Le indagini sono condotte dai carabinieri.