Cantù riprovaci, "ma serve più coraggio"

Serie A2 playoff. Sconfitta a Udine però in vantaggio 2-1 nella serie. Oggi gara 4. Coach Cagnardi: "Prendiamoci la qualificazione"

Cantù riprovaci, "ma serve più coraggio"

Cantù riprovaci, "ma serve più coraggio"

L’Acqua S.Bernardo Cantù torna in campo questa sera per gara-4 dopo il ko nella prima trasferta della serie con Udine di venerdì. La prima partita in terra friulana si è conclusa con un netto 76-60 per i padroni di casa.

Coach Devis Cagnardi ha commentato la sconfitta in conferenza stampa: "È un peccato perché non abbiamo approcciato neanche tanto male, offrendo dei buoni stop difensivi. Il problema vero è che finiamo a –7 il secondo quarto, con i nostri avversari che segnano 17 punti dopo aver catturato un rimbalzo offensivo".

Udine ha attaccato con grande vigore il secondo quarto allungando fino al +8: "Hanno tirato molti più possessi di noi, per il semplice fatto che dopo che abbiamo fatto delle buone difese, loro hanno avuto la possibilità di fare un secondo tiro e questo fa tutta la differenza del mondo - prosegue Cagnardi - Ha tolto a noi fiducia e ha aperto la forbice".

Cannon e Alibegovic hanno quindi aperto la ripresa con 9 punti consecutivi e l’APU è volata sul +16. Cantù si è arresa alle basse percentuali, e le risposte di Young e Hickey non hanno troppo cambiato le carte in tavola: "All’inizio del terzo quarto, due nostri attacchi fatti male e due canestri loro hanno aperto ulteriormente questa forbice, che sono stati poi bravi a gestire. Devo dire che noi non abbiamo sicuramente offerto una buona partita, soprattutto a livello di percentuali. Abbiamo tirato male con qualche giocatore ma purtroppo capita".

Certamente le tensioni della vigilia non hanno aiutato: "Bisogna però sapere che saranno sempre tiri contestati, sempre tiri con contatti e al limite del fallo come è normale e giusto che sia in una partita dei playoff. Quindi assolutamente nulla da recriminare sul metro arbitrale che ha concesso ai nostri avversari grande fisicità. Adesso ci riposiamo, riguarderemo la partita e ci buttiamo con la testa su gara 4 per prepararla al meglio".

Si torna quindi in campo a Udine in un clima infuocato. In questo senso le tifoserie stanno facendo la differenza. Per ragioni di sicurezza i tifosi friuliani non hanno presenziato alle due gare di Desio, e in segno di solidarietà verso le restrizioni anche gli Eagles di Cantù non hanno seguito la squadra a Udine, lasciandola sola in una vera bolgia.

Al tempo stesso il presidente avversario, Alessandro Pedone, ha posto l’accento anche su alcune decisioni arbitrali nel corso della prima sfida, soprattutto il quinto fallo di Ikangi nei minuti finale: "Bellissimo quando tutti hanno cantato la gente come noi non molla mai - il commento dello stesso Pedone dopo il successo di gara-1 - Abbiamo vinto con la difesa, un po’ come nella prima gara a Desio. Abbiamo fatto il primo passo nella serie. Loro verranno per chiuderla domenica (oggi, ndr), noi ce la metteremo tutta per una piazza che parla sempre di pallacanestro. Lo faremo nel pieno rispetto dell’avversario, senza piangerci addosso per le assenze".

Dopo l’estenuante serie con Cividale, un’altra sfida dunque ad altissima tensione per Cantù. Servirà tutto il meglio dai giocatori italiani per chiudere il discorso e pensare alla finalissima promozione.

Alessandro Luigi Maggi