Cosa serve ai ristoratori: "Puntare sul turismo significa investire nella formazione"

Lo chef Mirko Petracci de La Scaletta: "Anche la comunicazione è importante". Il gelataio di periferia: "Fuori dal centro strade sporche, occorre più decoro".

Cosa serve ai ristoratori: "Puntare sul turismo significa investire nella formazione"

Cosa serve ai ristoratori: "Puntare sul turismo significa investire nella formazione"

Mancano esattamente 12 giorni all’apertura dei seggi elettorali in tutta Italia, e gli ascolani, anche questa settimana, hanno qualcosa da dire. Le giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno sono sempre più vicine e con loro anche l’elezione del futuro sindaco e del consiglio comunale ascolano. Ormai da otto settimane, ogni domenica su queste pagine, il lettore ha trovato, e continuerà a trovare ancora per un’ultima settimana, il punto di vista di ascolani e ascolane che hanno deciso di rispondere ad una domanda: ‘cosa chiederesti al futuro sindaco per migliorare la città?’. Il tema della settimana è la ristorazione, punto cardine del turismo e forza motrice dell’economia cittadina. "Un’amministrazione che investe sul turismo – commenta Mirko Petracci, della pizzeria ‘La scaletta’ – dovrebbe supportare i ristoratori organizzando corsi e fornendo la possibilità di migliorare la formazione. Mi riferisco ad esempio a corsi di inglese o di lingua per i camerieri, ma anche lezioni che servano a far comprendere l’importanza del marketing per un’impresa, soprattutto ora nel periodo post Covid".

Petracci, il Covid ha cambiato modo di fare ristorazione?

"Sì con la pandemia abbiamo segnato un periodo pre e uno post, banalmente prima era difficile che i clienti prenotassero se non nei giorni cruciali del weekend. Adesso prenotano praticamente tutti, quindi ogni ristorante dovrebbe avere una piattaforma o un sito dove poter prenotare".

E ora?

"Sono convinto che per migliorare ci voglia una spinta dal basso, sono i ristoratori in primis a dover scegliere di impegnarsi e di cambiare. E questo vuol dire ad esempio capire che bisogna investire nel marketing e nella comunicazione. E appunto in questo l’amministrazione può agire ampliando tutta una serie di competenze che devono aumentare in chi gestisce i locali o lavora nella ristorazione. Quelli che ci sono costano molto, e non so quante persone decidono di credere in queste cose e investire denaro. Se fossero finanziati dal Comune invece, se ci fossero degli esperti chiamati a insegnare ai ristoratori ascolani, sicuramente in tanti proverebbero a migliorarsi, e così migliorerebbe tutto il settore del turismo ascolano. Così facendo ai clienti si offre un’esperienza, più che un prodotto, che è la vera carta vincente".

A parlare, ci sono anche i proprietari di una gelateria ascolana, che commentano così la situazione: "Non ci troviamo nel centro storico e avendo il locale un po’ in periferia ci siamo resi conto che quello che manca è un po’ di cura per l’ambiente. Servirebbe un po’ più di pulizia, un po’ più di ordine. Anche per quanto riguarda il decoro delle strade, si potrebbe sicuramente fare meglio. Per il resto, la situazione è abbastanza serena, però con un po’ di attenzione in più nel circondario i clienti sarebbero sicuramente più soddisfatti".

Ottavia Firmani