Dai social a ’Quasi un diario’

Il nuovo libro di Voltattorni prende spunto dai suoi post su Facebook

Dai social a ’Quasi un diario’

Dai social a ’Quasi un diario’

’Quasi un diario’ (La scrittura al tempo dei social), è il titolo dell’ultimo libro di Giorgio Voltattorni. Forse è un caso più unico che raro nel panorama editoriale quello che l’incisore e poeta cuprense ha realizzato, raccogliendo in un volume di 240 pagine (corredato di immagini) ben 90 post già pubblicati su Facebook dal 2014 al 2023. Gli argomenti sono di varia natura: dalla vera storia della poesia ’Grottamare’ di Ferlinghetti alle poesie di Remo Pagnanelli prima del suicidio avvenuto nel 1987; dall’arte agli artisti; da mostre viste in regione e fuori; da concerti alle esibizioni gruppi folk; da poeti e riflessioni sulla letteratura in genere; da personaggi storici locali, ma di rilevanza nazionale, a fatti personali; dalla politica ai gioielli artistici del nostro territorio, ecc.). Voltattorni anche stavolta affronta questa gamma di temi con la sua solita scrittura discorsiva e a tratti ironica (senza però velleità di tipo letterario). Parla di ciò che conosce avendo fatto delle cose esperienza diretta. E lo fa senza muoversi troppo dal suo ’osservatorio’ privilegiato che è il borgo di Marano. Come lui ama dire:"È proprio dentro le sicure mura domestiche che Ulisse ha dovuto affrontare la sfida più dura e difficile". Voltattorni dunque ha utilizzato Facebook come momento di condivisione e una sorta di banco di prova e terreno pubblico su cui sperimentare e saggiare la tenuta di una scrittura il più possibile aderente alla realtà. Ovviamente al momento di trasporre il tutto in un libro tradizionalmente inteso, quasi tutti gli scritti hanno subito le necessarie correzioni e precisazioni, benché l’intento è quello di creare un possibile ’ponte’ tra virtuale e reale. Perché a ben vedere i social sono mezzi, mai un fine. L’opera ìQuasi un diarioì prevede un secondo volume perché Voltattorni scrive molto. E qualche volta gli riesce bene.