"Entro il 2025 ci sarà l’ospedale di comunità"

Il progetto prevede anche la costruzione della ’casa’, ovvero "un punto di accoglienza e orientamento per i soggetti fragili"

"Entro il 2025 ci sarà l’ospedale di comunità"

Il progetto dei due lavori è stato discusso in commissione urbanistica

Saranno pronti entro la fine dell’anno prossimo, la casa e l’ospedale di comunità previsti sul terreno di Ragnola che il comune ha ceduto in regime di permuta all’Ast, ottenendo la proprietà del distretto sanitario di via Romagna. Permuta per la quale è stato già siglato un atto notarile, mentre il progetto esecutivo, esposto ieri sera in commissione urbanistica, verrà vagliato in una conferenza dei servizi prevista per venerdì 13 settembre. "Questa – ha commentato il sindaco Antonio Spazzafumo - è una grande opportunità per San Benedetto: la struttura progettata sarà destinata a pazienti non acuti ma che necessitano di cure intermedie, per le terapie prolungate e per i degenti che non possono essere assistiti nel proprio domicilio. Con la casa di comunità la riviera si doterà di un punto di accoglienza e orientamento per i soggetti fragili. È importante che nel nostro territorio venga portato avanti un modello innovativo di assistenza".

La struttura per le cure intermedie che verrà edificata sul lotto di via Sgattoni servirà ad evitare che l’ospedale si ingolfi, specialmente d’estate, con i cosiddetti ricoveri impropri. Al suo interno lavoreranno equipe multiprofessionali, e il presidio garantirà una presenza medica attiva 24 ore al giorno e infermieristica attiva 12 ore al giorno. I due servizi, per i quali è stato previsto un finanziamento di 6 milioni, verranno ospitati da un volume di circa 10mila metri cubi, distribuito su tre piani oltre quello a terra, ciascuno con una superficie di 925 metri quadrati. Al livello inferiore verranno dislocati 55 posteggi più uno per l’ambulanza: da questo si accederà ai 17 locali del primo piano e ai 20 locali del secondo, che costituiranno la casa di comunità vera e propria, completa di Cup, Punto unico di accesso, ambulatori per le cure primarie e specialistici. L’ospedale di comunità invece verrà portato al terzo piano della struttura: esso avrà 19 posti letto. Non sono mancate le polemiche, con la consigliera Aurora Bottiglieri, da tempo attiva sul tema, che ha sottolineato la necessità di prevedere un ambulatorio di fisioterapia, stanze pediatriche e una piccola radiologia all’interno della struttura. La dottoressa, inoltre, ha rimarcato che sarebbero stati necessari più posti letto di quelli attualmente previsti. Secondo parte della minoranza, un territorio con la popolazione di San Benedetto, e in generale la riviera delle palme, avrebbe bisogno di due presidi per la medicina territoriale, anziché uno.

Giuseppe Di Marco