Esame di maturità con il trucco, la Regione ferma Scuola Domani

Il polo rivierasco era finito nel mirino per il quizzone, ora è arrivato il decreto dal parte dell’ufficio regionale che revoca la parità a partire da settembre. Intanto la procura raccoglie testimonianze

Il polo paritario Scuola Domani in via San Martino

Il polo paritario Scuola Domani in via San Martino

San Benedetto, 23 dicembre 2016 - L’Ufficio scolastico regionale ha emesso nello scorso mese di novembre un decreto di revoca della parità (stessi diritti e doveri di una scuola pubblica) nei confronti dell’istituto privato Scuola Domani, con sede in via San Martino a San Benedetto, a seguito delle ispezioni effettuate la scorsa estate sulla correttezza dello svolgimento della terza prova scritta all’esame di maturità, il cosiddetto ‘quizzone’; secondo l’accusa, le quaranta domande (su quattro materie) contenevano le riposte: se il quesito iniziava con una sola lettera, la risposta giusta era la A, se con due la B, e così via. I sospetti (e i controlli) partirono per l’anomalo incremento di iscrizioni all’esame di maturità, con studenti giunti a San Benedetto non solo da fuori provincia ma anche da fuori regione. La revoca partirebbe dall’anno scolastico 2017/2018. «Ci sono sessanta giorni di tempo per fare ricorso contro questo provvedimento – affermano dall’Ufficio scolastico –. Il termine scade intorno alla metà di gennaio. Nel caso il decreto dovesse diventare definitivo, la scuola dovrebbe iniziare da capo l’iter per ottenerla. Non sarebbe una pratica infinitamente lunga, ma nemmeno brevissima». La terza prova nei due indirizzi di studi per ragionieri e per geometri nella sede di via San Martino venne ripetuta martedì 27 settembre, in modo da consentire ai ragazzi che ne avessero avuta l’intenzione di iniziare il primo anno di università. Da quello scrutinio uscirono però quattro ragazzi bocciati, tutti iscritti all’indirizzo ‘Costruzioni ambiente e territorio’, con settanta candidati al diploma. Vennero tutti promossi, invece, i centocinquanta studenti divisi in quattro sezioni per la ragioneria, indirizzo ‘Amministrazione Finanza e Marketing’. Sulla vicenda sono in corso indagini per abuso d’afficio e truffa ai danni dello Stato a carico di ignoti, da parte della procura di Ascoli che prosegue le indagini: insegnanti, alunni e commissari d’esame. E’ lunga la lista di soggetti che gli agenti del commissariato di San Benedetto hanno sentito. Il lavoro degli agenti del commissariato è ormai alle battute finali ed è presumibile che entro breve venga consegnata alla Procura la relativa informativa. All’esito, la magistratura ascolana deciderà chi iscrivere al registro degli indagati e quali reati contestare. L’attenzione della magistratura ascolana si è concentrata sull’operato degli insegnanti interni alla scuola sambenedettese e sui commissari d’esame. E proprio nel mese di novembre l’ex ministro dell’Istruzione Stefania Giannini aveva parlato di ‘ventisette scuole chiuse’ in tutta Italia, al termine dei primi sei mesi di controlli, rispetto a un piano triennale. Ulteriori sviluppi, naturalmente, arriveranno non soltanto dall’Ufficio scolastico regionale o dal legale di Scuola Domani (il quale afferma di non conoscere ancora il contenuto del decreto a più di un mese dalla sua emissione), ma appunto dal tribunale stesso.