Gli interventi nel centro di Arquata

Trovarelli: "L’auspicio è terminare prima delle consuete nevicate invernali"

Procedono i lavori di smontaggio controllato nel centro storico di Arquata. Il piano redatto dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, dal costo di quasi 3 milioni di euro, prevede una serie di interventi sui 24 edifici individuati nella parte più alta del capoluogo gravemente danneggiato dal terremoto del 2016. Sul posto attualmente c’è il team della ditta specializzata Mannocchi Luigino srl di Montalto Marche, all’opera con uomini e mezzi, tra cui un escavatore con pinza selezionatrice e un cannone nebulizzatore per contenere gli effetti della polvere sull’ambiente; l’obiettivo è di terminare le operazioni nel più breve tempo possibile. "L’auspicio è di terminare ogni lavorazione entro l’anno e prima delle consuete nevicate invernali – conferma il direttore dell’Usr, ingegner Marco Trovarelli –. Si tratta di una fase nodale, propedeutica alla partenza della ricostruzione del borgo, che pone in essere quanto contenuto nell’ordinanza speciale numero 19, incentrata proprio su Arquata". Il progetto coinvolge i 24 edifici individuati nelle schede redatte dal gruppo tecnico di valutazione e prevede la demolizione totale (11 immobili) o parziale (1), lo smontaggio controllato di 12 immobili per recuperare beni di valore e strutture storicoarchitettoniche di pregio, la messa in sicurezza di 9 immobili, la rimozione delle macerie presenti in loco su 3 edifici e di quelle derivanti dalle demolizioni in corso. Gli operai in azione sul cantiere, inoltre, stanno effettuando la cernita del materiale in tempo reale, al fine di effettuare la corretta codifica dei codici da attribuire alle macerie e ai materiali di risulta, in modo che vengano poi trasferiti nei rispettivi siti di smaltimento. Le prime stime hanno quantificato un volume di circa 7.500 metri cubi di macerie da lavorare, pesare, trasportare e recuperaresmaltire, per un peso complessivo che si aggira intorno alle 12.000 tonnellate. Il piano redatto dall’Usr, che ammonta a circa 15 milioni di euro, riguarda i comuni che più hanno subito le conseguenze del sisma, vale a dire, oltre ad Arquata, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Pieve Torina.