Green pass taroccati, Strappelli in libertà

Scaduta la misura cautelare degli arresti domiciliari. Intanto il Covid non molla: +41,9% di casi in una settimana

E’ tornato in libertà Maurizio Strappelli, l’ascolano indagato per falso ideologico e corruzione di pubblico ufficiale per atto contrario ai doveri d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sui green pass taroccati. E’ infatti scaduta la misura cautelare degli arresti domiciliari al termine della quale avrebbe dovuto lasciare Ascoli a causa del divieto di dimora impostogli dal giudice Annalisa Giusti. Accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore Stefano Pierantozzi, la stessa giudice Giusti ha però disposto il solo "obbligo di presentazione", consentendo dunque a Strappelli di rimanere nella sua abitazione ad Ascoli. Strappelli ha trascorso ai domiciliari 70 giorni; ai primi 40 disposti al momento dell’arresto avvenuto il 4 gennaio scorso, il giudice ne aveva infatti aggiunti altri 30 che sono ora scaduti. L’ascolano è accusato di falso ideologico indotto e corruzione di pubblico ufficiale per atto contrario ai doveri di ufficio; imputazione che riguarda anche altre 72 persone, soggetti che, rivolgendosi al dottor Giuseppe Rossi (principale indagato) hanno ottenuto il green pass tarocco senza sottoporsi a vaccinazione anti Covid. Secondo l’accusa sarebbe stato Strappelli a mettere in contatto un buon numero di queste persone con il medico al quale consegnavano 100 euro per avviare la pratica amministrativa che terminava con il rilascio del Green pass da parte del Ministero per la Salute. Rossi ha ammesso le sue colpe, Strappelli ha reso una deposizione con molti punti in comune con il racconto del medico. Intanto, nelle Marche, in una settimana i casi di Covid sono cresciuti del 41,9%. Nelle ultime 24 ore i contagi sono stati 3.271, con un’incidenza ogni 100mila abitanti di 862,99 (il giorno prima era di 792,52), ad Ascoli 544.