Grottammare vuole impiegare i titolari del reddito di cittadinanza

Serviranno 51 persone nei progetti di pubblica utilità: scuola, assistenza anziani, spiagge, trasporti

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I beneficiari del reddito di cittadinanza, che sono nelle condizioni di lavorare, sono tenuti ad offrire, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, la propria disponibilità per la partecipazione a progetti dei comuni utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale e di tutela dei beni comuni. I titolari del reddito di cittadinanza, devono mettere a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non inferiore ad 8 ore settimanali. Tenuto presente che i progetti di utilità collettiva (Puc), sono attivati dall’Ambito Territoriale Sociale n. 21, l’assessore Monica Pomili, di Grottammare ha disposto 10 progetti che globalmente possono impiegare ben 51 persone. In ambito Sociale, per la durata di 4 mesi, 16 ore settimanali: 4 persone da impiegare nel trasporto di disabili e anziani presso strutture riabilitative o di assistenza al trasporto in affiancamento agli autisti comunali; 3 persone da impiegare nel servizio di potenziamento dello sportello sociale; 4 persone per la vigilanza davanti alle scuole del comune nel momento dell’ingresso e dell’uscita degli studenti; 8 persone per la sorveglianza delle spiagge e nei parchi. Nell’area di intervento per la tutela del bene comune, sempre 4 mesi e per 16 ore settimanali: 8 persone destinate a progetti di valorizzazione del patrimonio naturalistico; 6 persone per la gestione documentale degli Uffici comunali. Area ambientale: 4 persone che dovranno stimolare il rispetto per il territorio e l’ambiente. Area Cultura: 6 persone che si dovranno occupare della vigilanza nei Musei cittadini; 4 persone da impiegare nella promozione turistica del Comune; 4 persone da impiegare nella biblioteca.

Marcello Iezzi