La visita di Lollobrigida. Dall’Ulpiani all’università, giornata ascolana per il ministro

Accompagnato dal sindaco Fioravanti e dal presidente Acquaroli l’esponente del Governo è stato all’istituto agrario Ulpiani: "Affezionato alle Marche anche per motivi personali".

La visita di Lollobrigida. Dall’Ulpiani all’università, giornata ascolana per il ministro

La visita di Lollobrigida. Dall’Ulpiani all’università, giornata ascolana per il ministro

Giornata piena quella di ieri per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha visitato Ascoli ed in particolare l’Istituto Agrario Celso Ulpiani. In prima battuta Lollobrigida ha fatto una apparizione al centro commerciale Al Battente per poi trasferirsi all’azienda agraria dell’Ulpiano a Marino. "Bisogna investire ancora molto e riuscire a far crescere la catena del valore perché se esistono prodotti importanti non sono mai in quantità, sono sempre di qualità" ha detto Lollobrigida ieri ad Ascoli, città che, tra le varie iniziative nel settore, aderisce all’associazione nazionale "Città dell’Olio" e inaugura un nuovo corso universitario di laurea in "Paesaggio, innovazione, sostenibilità". L’alto esponente del governo Meloni ha sottolineato come, insieme al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e al presidente della Regione Francesco Acquaroli, si stia "lavorando in maniera attenta al rilancio delle potenzialità di una regione straordinaria" alla quale si è detto "molto affezionato anche per ragioni personali". Il ministro ha lodato la capacità degli imprenditori marchigiani "di organizzarsi in modo tale che fino all’ultimo dei lavoratori dell’azienda, tutti fanno parte della stessa famiglia" e "per la grande differenza territoriale che permette di avere una serie di offerte straordinarie". Da questo spunto ha rilevato la necessità di far crescere la catena del valore, parlando ad esempio dell’olio, "uno degli elementi su cui si fa meno attenzione". "Coloro che vengono chiamati i consumatori - ha detto il ministro - devono tornare ad essere persone, cittadini che consumano e acquistano, in grado di scegliere i prodotti sulla base di quello che c’è in termini di benessere, qualità, sapori". "In tv ogni tanto qualcuno si lamenta di pagare una bottiglia d’olio 10 euro. - ha sottolineato – L’olio anche sui mercati dei Paesi terzi non scende mai intorno sotto i 9 euro. La domanda è: perché un cittadino accetta di pagare un prodotto eccezionale come il vino 30 euro al ristorante, dura un’ora, e non accetta di pagare 30 euro una bottiglia d’olio che ha lo stesso lavoro, stessa qualità, e dura una settimana, un mese? A queste domande dobbiamo dare risposta e la risposta - ha concluso Lollobrigida - è l’educazione alimentare, tornare a raccontare quello che c’è dietro un prodotto e che cosa riesce a produrre".

Peppe Ercoli