"Mancano movente e prove, Wick è innocente"

Ieri alla Corte d’Assise di Macerata era il turno della difesa dell’infermiere: chiesta l’assoluzione. Sentenza attesa il 25 maggio

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"Ma scusate, per quale motivo Leopoldo Wick dovrebbe aver desiderato la morte dei 12 ospiti della Rsa di Offida per cui è imputato di omicidio e tentato omicidio premeditato? Dov’è il movente?". Domanda che l’avvocato Tommaso Pietropaolo ha fatto ieri rivolgendosi alla Corte d’Assise di Macerata davanti alla quale si celebra il processo a carico dell’infermiere ascolano sul quale pende la richiesta di condanna all’ergastolo fatta dal procuratore di Ascoli Umberto Monti. Hanno chiesto la piena assoluzione gli avvocati difensori, Pietropaolo e Francesco Voltattorni nelle arringhe difensive durate ieri circa tre ore. Il processo è stato aggiornato al 18 maggio per le repliche, con la sentenza attesa per il 25, anche se il presidente della Corte Evangelisti ha anticipato che potrebbe slittare all’1 giugno.

"Non c’è movente". Questo ha sottolineato con fermezza l’avvocato Pietropaolo ricordando che "sentenze della Cassazione dicono che in un processo indiziario il movente è elemento fondamentale per sostenere un’accusa, poiché rappresenta il collante che unisce gli indizi". Il penalista ha rimarcato infatti l’assenza di prove nel processo a carico di Wick. "Non ce n’è neanche una; parliamo solo di indizi, ma ci sia stato qualcuno che nel corso del processo abbia indicato quale sarebbe stato il movente della condotta omicidiaria di Wick. La verità è che il nostro assistito è persona competente e ama il suo lavoro, ha studiato per farlo e non esiste che abbia messo in atto comportamenti come quelli che la Procura di Ascoli gli imputa chiedendo il massimo della pena, l’ergastolo". Pietropaolo ha riferito di un paio di episodi. "Ci sono stati testimoni che hanno smentito quelle che per l’accusa sono certezze, ma che certezze non sono affatto. C’è chi ha detto di essere stato pressato a dire in fase di indagini certe cose, qui in processo ha detto ben altro. Hanno testimoniato che è capitato che c’erano pazienti sedati quando c’era Wick in servizio, ma anche quando non c’era: l’obiettivo era solo calmarli ed evitare comportamenti autolesionistici, soprattutto in caso di pazienti con gravi forme di Alzheimer. Per altro per due volte non gli è stato consentito di farlo, perché non era presente l’infermiere del piano". Secondo Pietropaolo "tutto ciò, unito alla inutilizzabilità delle prove, rende indimostrabile processualmente la colpevolezza di Wick, atteso comunque che mai ha voluto ledere la salute degli anziani ospiti della Rsa di Offida. Wick è innocente".

Peppe Ercoli