Maxi sequestro di rame, in sette a processo

Di ricettazione deve rispondere un 38enne, titolare di una ditta a Maltignano. Gli altri sei sono accusati di aver conferito senza titolo

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È in corso davanti al tribunale di Ascoli il processo a carico di otto persone residenti fra Valle Castellana, Sant’Egidio alla Vibrata, Ascoli, Folignano. Si tratta di una vicenda venuta a galla nel 2017 e che ruota intorno a una tonnellata e mezza di rame e di come è stato smaltito. Di ricettazione deve rispondere un 38enne di Valle Castellana titolare di una ditta con sede a Maltignano che è accusato anche di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Altri sei soggetti sono invece accusati di aver raccolto e conferito alla ditta di Maltignano materiale ferroso e rame senza averne titolo, né l’iscrizione all’albo dei gestori. Una di queste persone deve rispondere anche di sostituzione di persona. I carabinieri forestali di Ascoli il 26 ottobre del 2017 fecero un accesso presso la ditta di Maltignano. Notarono la presenza di sacchi di rame, nello specifico cavi e trecce di corda, in uno stato di conservazione perfetto, come fosse tutto nuovo, appena uscito dalla produzione. Hanno chiesto al titolare documenti che attestassero la provenienza del materiale, ma l’uomo non è stato in grado di mostrarli, per cui i militari non sono stati in grado di risalire alla provenienza del rame. Stesso discorso per alcune tubature idrauliche. Per cui i militari della Forestale quel giorno hanno provveduto a sequestrare 15 quintali di rame e 9 quintali di tubature idrauliche costituite da rame di seconda scelta, ipotizzando che tutto questo materiale fosse di provenienza illecita.

Sottoposto ad interrogatorio l’uomo, difeso dall’avvocatessa Serena Romandini, spiegò che il rame gli era stato portato, non ne conosceva la provenienza e benché fosse un bene e non un rifiuto, come tale comunque lo trattava. Le indagini hanno poi portato all’identificazione dei soggetti che avrebbero conferito il rame nella ditta di Maltignano. Tra questi un ascolano di 35 anni difeso dall’avvocato Mauro Gionni. "Al mio assistito sono contestati solo tre episodi e due di questi rientrano nel range quantitativo stabilito dall’articolo 193; si tratta del conferimento del 2 gennaio 17, quantità 30 kg e del 3 gennaio, quantità 28,715 kg. – spiega il penalista ascolano – Riguardo alla tipologia di rifiuto rame identificato con Codice Cer 170401, la ditta di Maltignano può ricevere questa tipologia da imprese di costruzione, elettricisti, privati, commercianti oltre che generarla dalla fase di selezione interna dei rifiuti metallici e non metallici nonché dallo smontaggio e selezione delle componenti dei veicoli fuori uso".

Peppe Ercoli