Nell’impianto di Picenambiente. Studenti in viaggio verso il riciclo : "Differenziare è fare la differenza"

La società concessionaria del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani per 28 comuni della provincia compie un anno in compagnia degli studenti di 8 classi: "L’obiettivo è produrre meno rifiuti".

Nell’impianto di Picenambiente. Studenti in viaggio verso il riciclo : "Differenziare è fare la differenza"

Nell’impianto di Picenambiente. Studenti in viaggio verso il riciclo : "Differenziare è fare la differenza"

Fare la differenziata per fare la differenza: il messaggio arriva da Picenambiente, la società concessionaria del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani per 28 comuni della provincia. "La prima sfida è l’educazione ambientale, e parte dalle nuove generazioni" spiega Marida Gabrielli, responsabile della rete degli Ecosportelli che, negli ultimi giorni, insieme al responsabile Carlo Marcelli, ha fatto da guida a centinaia di alunni in visita all’impianto di Spinetoli ‘materials recovery facility’, deputato alla selezione dei rifiuti e inaugurato esattamente un anno fa. Un viaggio, quello intrapreso dalle 8 classi finora accolte dallo staff, che ha potuto seguire passo passo quello dei rifiuti differenziati, dal momento del loro arrivo, passando per il percorso lungo i nastri trasportatori, fino all’uscita in direzione riciclo, tra macchinari all’avanguardia e selettori ottici in grado di separare i materiali in maniera altamente funzionale al loro recupero. "Dal primo aprile 2023 fino al 30 marzo scorso, la quantità di rifiuti in ingresso nella piattaforma è stato notevole – ha spiegato agli studenti in visita il responsabile dell’impianto, Carlo Marcelli –, parliamo di circa 12.800 tonnellate di imballaggi di plastica e metalli e 12.000 tonnellate in carta e cartone. Il meccanismo è automatizzato. Si basa su un primo processo di separazione per dimensione al vaglio rotante e al vaglio balistico, e su un secondo processo per mezzo di 4 selettori ottici, che individuano il materiale da scartare e azionano un getto d’aria per spingere "l’intruso" in un contenitore separato". Dopo queste operazioni, i materiali vengono pressati e stoccati per essere avviati al successivo riciclo. Nell’impianto, che ha una capacità di 40.000 tonnellate l’anno, viene selezionata, ripulita e pressata anche la carta che, una volta uscita di lì, finisce direttamente in cartiera (mentre la plastica dovrà subire un ulteriore processo di selezione e lavorazione nell’impianto di Corepla) e vi sono anche delle aree adibite al recupero degli ingombranti e allo stoccaggio del vetro.

"La prima regola è produrre meno rifiuti – ha detto Marida Gabrielli –: basta acquistare meno prodotti usa e getta, riutilizzare e differenziare tutto ciò che si può e nel modo corretto. Non farlo è indice di egoismo". Insomma, bisogna ridurre i rifiuti indifferenziati "che, come si sa, finiscono nelle discariche. Queste, presto o tardi, esauriscono il loro spazio, nessuno le vuole, costano molto e creano problemi notevoli".

Valeria Eufemia