GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Omicidio di Comunanza. Funari resta in carcere. Oggi nuovo sopralluogo

Il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso. Intanto, nuovi particolari sono emersi dalla seconda deposizione della vittima sopravvissuta alla violenza.

Claudio Funari è rinchiuso al carcere di Marino del Tronto: il suo legale aveva fatto ricorso per la scarcerazione o i domiciliari con l’attivazione del braccialetto elettronico

Claudio Funari è rinchiuso al carcere di Marino del Tronto: il suo legale aveva fatto ricorso per la scarcerazione o i domiciliari con l’attivazione del braccialetto elettronico

Resta in carcere Claudio Funari. A due settimane dalla trattazione del caso, il Riesame ha reso noto la decisione di respingere il ricorso per la scarcerazione o i domiciliari con braccialetto elettronico. Oggi è intanto in programma il sopralluogo al capannone di Comunanza dove la sera del 23 dicembre scorso sono stati picchiati Renzo Paradisi (poi deceduto) e la moglie Maria Antonietta Giacomozzi. Servono altri elementi a supporto dell’impianto accusatorio della Procura che contesta a Claudio Funari la premeditazione e la volontarietà sia per l’omicidio di Paradisi, sia per il tentato omicidio della moglie. Per questo il procuratore Monti lo scorso 9 gennaio ha fatto eseguire un’ispezione personale sul 42enne accusato anche di tentato incendio, violenza privata e danneggiamento: contestata anche l’aggravante dei futili motivi e della minorata difesa delle vittime. Si cercavano segni di colpi subiti dall’uomo, come da lui asserito. Per ricostruire l’accaduto quella sera questo accertamento non è stato ritenuto, da solo, sufficiente. E’ necessario verificare lo stato dei luoghi della tragedia, sotto sequestro dal 23 dicembre, a caccia di elementi a supporto del racconto della donna, vittima, ma anche unica testimone oculare dell’accaduto. Quanto ha detto Funari durante l’interrogatorio di garanzia contrasta fortemente con la versione della Giacomozzi che è stata sentita due volte dai carabinieri; ed è stata nella seconda deposizione che ha dipinto un quadro molto grave, parlando di una aggressione da parte di Funari e lei e a suo marito Renzo avvenuta in momenti diversi. Al marito sarebbe stata sbattuta la testa a terra, circostanza in qualche modo confermata anche dall’autopsia, che riconduce il decesso al grave trauma cranico massivo. Funari ha parlato invece di una sua reazione a uno schiaffo subito dalla donna e di un colpo alla parte posteriore del collo che gli avrebbe sferrato Paradisi: per questo avrebbe reagito, dando un pugno al volto del 75enne e ingaggiando con lui una colluttazione. Il sopralluogo, al quale parteciperanno anche i carabinieri, è volto a individuare oggetti che sarebbero stati usati da Funari nel picchiare le vittime, in particolare un vaso con cui sarebbe stata colpita l’anziana donna. All’accertamento presenzieranno anche l’avvocato Mauro Gionni, che assiste i familiari dei Paradisi, e il collega Olindo Dionisi che difende l’indagato.

Peppe Ercoli