Palazzine ex Santarelli, ancora abusivi

Nonostante le precauzioni con recinzione e lucchetti, senza tetto entrano nelle ex palazzine a rischio di San Benedetto, causando incendi sospetti. Forze dell'ordine intervenute più volte.

Nonostante le precauzioni adottate, con alta recinzione e cancelli chiusi con catene e lucchetti, i senza tetto continuano ad introdursi nelle ex palazzine ex Santarelli nell’area portuale di San Benedetto. Sembrava un problema risolto dopo il blitz eseguito da tutte le forze dell’ordine a fine ottobre scorso per sgombrare la struttura e dopo che anche il Prefetto di Ascoli l’aveva messa nel mirino ritenendolo uno degli edifici a rischio sicurezza della città di San Benedetto. Ma non è bastato, i senza tetto entrano senza toccare le catene ed i lucchetti e senza aver creato varchi nella recinzione. Sembra che si siano dotati di una scala che tengono nascosta nella zona, con la quale accedono all’interno della struttura dove sembra non esserci accordo fra di loro. Una situazione che potrebbe creare un pericolo per gli stessi ’ospiti’ se si considera che sono arrivati ad appiccare il fuoco alle misere cose di cui dispongono. In meno di una settimana i vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono dovute intervenire, per spegnere un incendio all’interno del fabbricato e monitorare la situazione, due volte. Intorno alle 17,30 di domenica in una stanza all’ultimo piano hanno preso fuoco capi d’abbigliamento e anche un materasso che hanno prodotto molto fumo facendo scattare l’allarme ai pompieri. Sul posto anche personale della polizia di Stato e della polizia locale. Il martedì precedente, verso le 19,30 era accaduto un episodio analogo. Secondo alcune fonti gli incendi non sarebbero accidentali, ma il frutto di dispetti tra gli stessi frequentatori dello stabile che, ricordiamo, è stato più volte al centro di massicci sgomberi operati dalle forze dell’ordine che hanno chiesto e ottenuto, dalla società responsabile, una seria recinzione delle palazzine, eseguita con strutture alte e consistenti e con la chiusura di tutti gli ingressi.