Svolta ricostruzione. Arrivano le assunzioni per i dipendenti delle zone del sima

Nel Piceno ci sono 23 casi, da Ascoli a Montemonaco. Castelli: "E’ motivo di soddisfazione vedere confermata l’attenzione del Governo nei confronti del vasto territorio dell’Italia centrale".

Svolta ricostruzione. Arrivano le assunzioni per i dipendenti delle zone del sima

Svolta ricostruzione. Arrivano le assunzioni per i dipendenti delle zone del sima

Svolta nella ricostruzione post terremoto, anche per i Comuni del Piceno. Con il decreto legge ‘Pnrr bis’, approvato martedì dal consiglio dei ministri, è stato infatti disposto un incremento di due milioni e mezzo di euro per gli oneri derivanti dalla stabilizzazione di oltre 350 dipendenti pubblici che operano negli Usr. A sorridere, appunto, sono anche i territori della provincia ascolana che sono stati estremamente sconvolti dalle scosse dell’agosto 2016 e da quelle dei mesi successivi.

Attraverso una parte di tali risorse, infatti, verranno stabilizzati anche 23 dipendenti del Piceno: precisamente cinque nei Comuni di Ascoli e Arquata, quattro ad Acquasanta, due sia a Comunanza che a Montegallo, uno a Castel di Lama, un altro a Montemonaco, uno a Colli e un altro ancora a Force. Un dipendente, invece, verrà stabilizzato in Provincia.

"E’ motivo di soddisfazione vedere confermata l’attenzione del Governo nei confronti del vasto territorio dell’Italia centrale ferito dal terremoto di otto anni fa – commenta il commissario straordinario alla ricostruzione, il senatore Guido Castelli –. Con la sollecitazione mia, e dei governatore regionali, il provvedimento varato consente di dare certezza al lavoro dei dipendenti pubblici che operano per la ricostruzione nell’area del cratere. Le risorse garantiranno la copertura di tutte le esigenze contrattuali dei dipendenti da stabilizzare e consentiranno il riparto tra tutte le amministrazioni di riferimento attraverso l’adozione di apposito Dpcm. La competenza e la dedizione di questi operatori si è rivelata preziosa per assicurare quel cambio di passo avvenuto lo scorso anno nei percorsi di ricostruzione e rigenerazione delle aree e delle comunità colpite dal sisma. Si tratta di un totale di 359 dipendenti pubblici a tempo determinato – prosegue Castelli, che un anno fa, con il decreto legge 3 del 2023 sono stati ammessi alla procedura e finalmente potranno vedere riconosciuto il proprio diritto. La continuità amministrativa è stata garantita proprio da questa stabilizzazione del personale, che ha consentito di procedere senza interruzione negli iter amministrativi necessari agli atti di ricostruzione e rigenerazione dei territori del cratere. Si tratta di risorse essenziali per consentire la regolare prosecuzione delle attività del più grande cantiere d’Europa, con i suoi ottomila chilometri quadrati di superficie che coinvolge 138 Comuni e 4 regioni, muovendo risorse complessive per circa 28 miliardi di euro".

In conclusione, il commissario Castelli annuncia che "con le Regioni si sta cercando di definire la modalità per consentire la stabilizzazione anche a quei dipendenti degli Usr che compiono il terzo anno di incarico a tempo determinato nel corso del 2024".

Matteo Porfiri